Se cercate un libro che vi conquisti fin dalla prima pagina “Bad Man” di Dathan Auerbach è ciò che stavate cercando.
“Bad Man” è un thriller che vi cattura fin dalle prime righe perché quello di cui parla è un fatto inquietante in cui ciascun lettore può facilmente immedesimarsi. E’ la storia di come una noiosissima e caldissima giornata comune possa trasformarsi in un attimo nella peggiore di tutte quante quelle vissute e che verranno.
Mettetevi comodi, ha inizio la prima recensione di questo 2025!
Sull’autore
“Bad Man” è il primo libro non virtuale pubblicato da Dathan Auerbach, approdato in Italia con Sperling e Kupfer nel 2018.
Ma chi è Dathan Auerbach? E’ uno scrittore statunitense nato e cresciuto nel sud del paese. Nel 2011 diventa un fenomeno della rete grazie ai suoi racconti pubblicati su Reddit: I creepypasta, che nel giro di poco tempo raggiungono migliaia di visualizzazioni.
In America “Bad Man” è stato pubblicato da Doubleday, che fu il primo editore di niente meno che il famoso Stephen King! Usa Today ha definito questo thriller horror un mix tra appunto la penna di King e il film “Tre manifesti a Ebbing, Missouri“.
Quest’ultimo non l’ho mai visto quindi non posso esprimere il mio parere, ma quanto al fatto che assomigli a Stephen King come scrittura e fantasia posso confermare, essendo questo autore tra i miei preferiti in assoluto. La follia delirante di Beverly, una apparente innocua anziana collega di Ben (protagonista del libro), ha infatti dentro di sé quella follia delirante che mi ricorda molto la coppia di diabolici anziani del suo “Holly“.
Il libro
“Bad Man” ha come protagonista Ben, un ragazzino obeso e solitario che vive in una piccola cittadina di provincia. Con lui c’è Eric, un bambino che suo padre ha avuto dalla sua matrigna.
Ben e Eric vanno praticamente sempre assieme al minimarket del loro piccolo paese, e sebbene per Ben portarsi dietro ogni volta il fratellino non sia sempre divertente lo fa senza farlo pesare ai genitori.
In una torrida giornata come tante però accade una terribile disgrazia: Eric che chiede al fratello di essere accompagnato al bagno sparisce, proprio mentre Ben gli sta sciacquando un attimo il suo peluche che era caduto distrattamente nella turca.
Chi può avere preso Eric in un lasso di tempo così breve? Difficile saperlo, fatto sta che Eric non si trova più. Sembra letteralmente essersi volatilizzato nel nulla, ed è qui che inizia il calvario di Ben.
“Nella vita di ogni persona c’è un giorno che trasforma la fiducia in una scelta: quando impara che la gente mente per motivi tutti suoi. Quel giorno sulla pista di atletica era stato il giorno di Ben.”
da “Bad Man” pag. 127
Gli anni passano in fretta in “Bad Man“, Eric non si trova e Ben ormai diventato un ragazzo sempre obeso e zoppo cerca un lavoro. Ironia della sorte l’unico ad offrirgli un contratto è il minimarket in cui il suo fratellino è scomparso.
Ben accetta il lavoro, spinto anche dal folle desiderio di proseguire con la ricerca di Eric che per lui è ancora nascosto da qualche parte forse non lontano.
I suoi turni sono massacranti, lavora la notte e oltre a scaricare i camion merci deve rifornire gli scaffali del negozio. Lavorare la notte non gli pesa perché la sua indole solitaria gli fa apprezzare la solitudine, ma è anche il momento in cui i suoi demoni si fanno più vivi.
Ben è convinto che il negozio nasconda al suo interno degli indizi per risolvere il caso di scomparsa di Eric e il direttore deve sapere qualcosa che non dice. Ma sarà così?
“Una valigia può aiutarti ad arrivare dove stai andando, ma nessun altro può decidere la destinazione, soltanto tu.”
da “Bad Man” pag. 186
Ad aiutare Ben a risolvere il caso di scomparsa di Eric ci sarà Marty, un collega di lavoro di cui Ben per un periodo ha pure sospettato di qualcosa. Quella di cui invece non ha mai sospettato è Beverly, l’anziana signora col morbo di Parkinson che lavora nel reparto della forneria, lei è troppo gentile per poter essere coinvolta…o forse no?
Ben non smette di spargere volantini di suo fratello, ma questi misteriosamente spariscono da molte zone in cui li distribuisce e appende, forse qualcuno non vuole che lo ritrovi? E se Eric fosse più vicino di quello che pensasse?
Un giorno nell’armadietto di Ben viene lasciato un volantino di Eric, in cui qualcuno ha fatto uno strano disegno raffigurante una mezza luna e un omino con le braccia alzate. Cosa significa quel disegno scarabocchiato proprio sul volto del suo fratellino?
Il male è tra gli scaffali di quel negozio, ma Ben non sa ancora che quello che cerca lo condurrà verso un qualcosa di delirante e più oscuro di quanto creda.
Il finale non ve lo spoilero ovviamente, vi dico solo che m’ha lasciata con un pò di amaro in bocca. Del resto i thriller fanno spesso questo tipo di scherzo no? Se lo leggerete attendo le vostre opinioni in merito! 😉
Lo stile e le impressioni
La trama di “Bad man” è molto intrigante, il contesto in cui si svolge la storia è di per sé sia misteriosa e sia oscura, due caratteristiche che piacciono molto a noi appassionati di thriller. La storia scorre veloce, ma lascia il tempo al lettore di comprendere ogni aspetto narrato, a volte ho dovuto rileggere alcuni passaggi ma solo perché non ero completamente concentrata sulla vicenda (ogni piccolo dettaglio serve, quindi non perdetevi niente se non volete fare come me!). Complessivamente Auerbach ha fatto un ottimo lavoro e consiglio fortemente “Bad Man” a chi ama il genere.
Bidibibodibibook cerca sempre la magia nelle sue letture, ed in questa qual è?
“In questo libro la magia è racchiusa nel mistero, che accompagna Ben e il lettore verso una delirante follia che appartiene a chi mai si avrebbe sospettato essere delirante e folle.”

- Titolo: Bad Man
- Autore: Dathan Auerbach
- Traduzione: Stefano Massaron
- Casa editrice: Sperling & Kupfer
- Collana: Pandora
- Anno edizione: 2018
- Formato: cartaceo
- In commercio dal: 28 agosto 2018
- N. Pagine: 393
- EAN o ISBN: 9788820065539
- Prezzo al pubblico: 18,90€ (rilegato)