Nello scorrere della vita, c’è un mondo che rimane immutato, ed è così che nasce “Cronache d’una piccola frazione, grande come una nazione”.
Buona domenica, carissimi lettori, e ben trovati! 😊 Oggi vi voglio parlare di un libro nuovissimo, edito dalla anch’essa nuova casa editrice Be Strong Edizioni, di cui vi ho già parlato quando vi avevo presentato “Il gioco delle ombre” della Brioschi o “Anima semplice“, per citarne solo alcuni.
Certamente questo che vi sto per raccontare è un libro completamente differente, ma credetemi se vi dico che è altrettanto avvincente e speciale.📚
Del resto la casa editrice di Eleonora Marsella, sua fondatrice, ha più volte dimostrato di saper dare voce ad autori veramente di talento!
Se siete curiosi di conoscere meglio “Cronache d’una piccola frazione, grande come una nazione” non dovete fare altro che mettervi comodi, perché la mia recensione ha inizio! 😉
Sull’autore
“Cronache d’una piccola frazione, grande come una nazione” nasce grazie alla capacità narrativa di Daniele Cabri (Ismaele – una seconda vita).
Cabri nasce nella frazione di Rocchetta il 25 maggio del 1965, sotto il segno dei gemelli.
Vive tutt’ora in questo paese, dove si dedica alla pittura, alla scultura, a performance e ai video.
Artista nel cuore e nell’anima, ha frequentato l’Istituto d’Arte “A. Venturi” di Modena nella sezione di “Grafica Pubblicitaria e Fotografia“, dove si è diplomato nel 1984.
In età matura, quando l’immagine figurativa pittorica o scultorea non lo soddisfavano più, ha scelto di dedicarsi alla scrittura, partorendo le bozze di tre libri non ancora pubblicati, dove ha sperimentato il rapporto tra l’immagine e la scrittura, cercando nuove vie sperimentali.
Il libro
“Cronache d’una piccola frazione, grande come una nazione” è una raccolta di testimonianze e di storie che rendono questo libro una sorta di vero e proprio “tuffo nel passato“.
Siamo a Marano, un piccolo agglomerato di case all’interno della Valle del Panaro, ed è qui, in questo luogo quasi sperduto e fuori dal mondo civile, che si svolgono tutte le storie narrate nel libro di Cabri.
Qui, tra viuzze sconnesse e vecchi bar ed osterie, vivono esistenze che nella loro semplicità conducono una vita tranquilla e quasi “surreale“, se paragonata alla vita che quasi ciascuno di noi è abituato a conoscere.
Alcune storie hanno la capacità di far riaffiorare nella mente ricordi di tradizioni ormai lontane, come quando si parla del medico di famiglia che, nonostante fosse andato in pensione, passa comunque a casa dei suoi pazienti per fare loro visita e misurare la pressione.
In cambio di questi piccoli favori, il medico riceve galline, uova ed altri prodotti agricoli, come si usava un tempo.
Ci sono poi i racconti legati a personaggi particolarmente strani, come Mario, un uomo sempre sbronzo che con la sua panda fa tappa in tutti i bar ed osterie del luogo, andando così lento in quelle vecchie vie collinari, da creare file di macchine infinite dietro di lui.
In questa frazione c’è di tutto, come Gepi, lo “zitellone” che ama la solitudine e che si concede soltanto una fuga in qualche bar ogni tanto.
Ma quando il solitario Gepi riceverà l’ordine di sfratto, come reagirà?
A “Cronache d’una piccola frazione, grande come una nazione” tutti conoscono tutti, ed è ovvio che quindi ciascuno sappia i fatti quasi di tutti.
“Il sole splende alto, l’orologio della natura segna le undici. Le nebbie dei giorni prima si sono ritirate lontano, oltre le valli buie e umide…”
da “Cronache d’una piccola frazione, grande come una nazione” pag. 175
Ci sono storie che fanno sorridere ed altre che lasciano un alone di malinconica tristezza, tra i racconti che Cabri deposita in questo suo libro.
Come il rumore dell’arrivo di Sandoni, un uomo solo, che nella vita ha sempre fatto l’agricoltore, rendendosi conto di non aver coltivato nient’altro che materie prime da vendere e da consumare, tralasciando così la possibilità di potersi fare una famiglia, con moglie e figli.
In questo breve racconto, così come ce ne sono molti altri che lascerò a voi scoprire, si percepisce come il tempo sfugga inesorabilmente dalle nostre mani, lasciando in tanti un vuoto incolmabile, fatto di “avrei potuto“, “ho perso ormai la possibilità” ed “è troppo tardi“.
Ed allora anche un arrivo a casa con un motorino ormai vecchio, con delle borse della spesa contenenti prodotti che un tempo l’uomo sapeva procurarsi da solo, diventa un motivo per riflettere su quanto poco conti in realtà quel che sappiamo fare, se ci mancano le forze ed i tempi cambiano.
“Ecco così dallo spioncino della finestra tutta un’intera giornata è passata e tutto un inverno sta passando.”
da “Cronache d’una piccola frazione, grande come una nazione” pag. 265
Il paese è ormai quasi del tutto abbandonato, i giovani sono andati altrove, abbandonando quel luogo rurale dove il lavoro scarseggia ed i pochi sbocchi lavorativi sono del tutto messi al bando.
I contadini che hanno la voglia di fare quel tipo di mestiere sono ormai anziani, ed è inevitabile che il luogo, seppur suggestivo, finisca col diventare quasi del tutto fantasma.
La natura fa da padrone, alla frazione di Rocchetta, luogo di silenzi e di vita solitaria.
Le persone sono semplici, d’altri tempi ed anche indirettamente contente di vivere così, lontano dalla tecnologia, dalla vita frenetica e da tutto quello che la vita di oggi se non impone rende necessario.
“Cronache d’una piccola frazione, grande come una nazione” è un viaggio, che attraverso gli scritti che l’autore ci regala, ci porta a viaggiare con l’immaginazione verso quel mondo che chi vive nelle periferie spesso può sentire quasi affine.
I tempi sono cambiati, è vero, ma a volte fare un salto tra quei luoghi quasi dimenticati, ma che esistono ancora, è un modo per tenere vive in noi quelle tracce di esistenza che in qualche modo ci appartengono.
Se volete regalarvi un vero momento di ironica, malinconica e spontanea esistenza, conoscendo personaggi semplici ma veramente genuini, non potete perdervi il libro di Daniele Cabri, una lettura che sono certa vi saprà conquistare già dalla prima pagina! ☺️
Lo stile e le impressioni
Con uno stile semplice, quasi “terra a terra” ed uno spiccato senso dell’umorismo, unito ad un grande spirito analitico, Cabri sa narrare ogni storia contenuta in “Cronache d’una piccola frazione, grande come una nazione” con minuzia e profondità.
Ed è attraverso queste storie che il lettore può riuscire addirittura ad identificarsi o, se non altro, a riportare alla luce anche fatti analoghi che ha vissuto personalmente.
In questo libro ci sono tutte le sfumature che le sensazioni sanno fare vivere, o meglio rivivere.
Ed anche al lettore giovane, che magari non riesce a trovare quella particolare affinità con le storie, può donare quel senso di curiosità che lo può spingere ad approfondire meglio alcune delle tradizioni narrate da Cabri.
Bidibibodibibook cerca sempre la magia nelle sue letture, ed in questa qual è?
“In questo libro la magia è racchiusa nella semplicità dei protagonisti delle storie che compongono il libro, così autentici da rendere anche le vicende narrate delle esperienze davvero straordinarie.”
- Titolo: Cronache d’una piccola frazione, grande come una nazione
- Autore: Daniele Cabri
- Traduzione: —
- Casa editrice: Be Strong Edizioni
- Collana: Be History
- Anno edizione: 2023
- Formato: Cartaceo
- In commercio dal: 21 Aprile 2023
- N. Pagine: 352
- EAN o ISBN: 9791281305069
- Prezzo al pubblico: 22,00€ (brossura)
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