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…e la domenica andavamo di nascosto a ballare

Ci sono epoche che si tramandano attraverso i libri “…e la domenica andavamo di nascosto a ballare” è uno di questi preziosi documenti.

Buona domenica a tutti voi, carissimi lettori. Oggi, come vi ho accennato nei miei social ieri, vi voglio parlare di una lettura che mi ha appassionata tantissimo. E’ una raccolta di testimonianze di sedici donne che ci regalano alcuni aneddoti della loro gioventù, è una lettura che a me personalmente è piaciuta molto, forse perché adoro ogni tipo di racconto che rivela qualcosa di diverso dalla società attuale.

In ogni caso vi assicuro che “…e la domenica andavamo di nascosto a ballare” è così ricco di particolari e così curioso da scoprire che vi sembrerà fin troppo breve, questo perché come spesso accade nelle letture piacevoli si vorrebbe non finissero mai.

Mettetevi quindi comodi, stiamo per fare un salto indietro nel tempo per conoscere qualcosa legato al passato di alcune donne che hanno vissuto l’età dell’adolescenza nel dopoguerra di Palazzolo sull’Oglio.

Sulle autrici

…e la domenica andavamo di nascosto a ballare” è un’opera che racchiude al suo interno le testimonianze di diverse donne (come vi dicevo sono sedici in tutto). I loro nomi sono: Amalia, Angela, Angiolina, Anna, Antonia, Antonietta, Augusta, Aurelia, Elisabetta, Franca, Giuliana, Ines, Mari, Martina, Rosi e Santina.

Nel libro non si hanno delle biografie dettagliate di ciascuna di loro, questo anche per preservare un pò la loro privacy, ma si hanno molti dei loro preziosi momenti di vita in gioventù.

Queste testimonianze sono state raccolte in questo libro grazie al progetto Archimemo, il gruppo di lavoro dell’Associazione Pensionati di Palazzolo sull’Oglio che si occupa del mantenimento della memoria storica locale attraverso la raccolta e la divulgazione delle preziose testimonianze dei grandi anziani.

Il progetto Archimemo è iniziato nel 2021 con la presentazione del libro “Il tempo ritrovato” di cui vi avevo già parlato e prossimamente dicono che ci saranno anche altre raccolte che spero di potervi raccontare presto.

Raccontare, parlare e conservare le memorie di un tempo che è stato è qualcosa di molto importante, perché il presente lo si può comprendere soltanto se si è ben propensi ad ascoltare quelle che sono le nostre origini. E non c’è niente di più prezioso per poterlo fare che dare la parola a chi quel periodo lo ha vissuto in prima persona.

Quindi oltre a ringraziare le anziane che hanno dedicato il loro tempo raccontando il loro passato, si deve ringraziare il gruppo di lavoro Archimemo, l’Associazione Pensionati di Palazzolo sull’Oglio e per il progetto editoriale anche Laura Marini, Margherita Ruggieri e Francesco Bertarelli.

Il libro

e la domenica andavamo di nascosto a ballare” come vi dicevo è una raccolta di preziosi ricordi che sedici donne che frequentano l’Associazione Pensionati di Palazzolo sull’Oglio hanno gentilmente regalato ai lettori, che attraverso questo libro possono conoscere un pò di quel mondo che non sempre si ha avuto il piacere di farselo raccontare dai propri nonni.

In particolare in “…e la domenica andavamo di nascosto a ballare” si parla dei primi innamoramenti, dei simpatici escamotage che le ragazze di un tempo dovevano inventarsi per poter vedere il ragazzo che faceva loro battere il cuore.

C’era chi prendeva l’occasione della Santa Messa per poter trascorrere del tempo con chi gli piaceva e chi coglieva l’occasione dei giorni di festa per andare di nascosto a ballare, col rischio di venire “beccate” dalle mamme e rimediarsi quindi una bella punizione.

“Però erano bei tempi, nonostante le limitazioni. Durante il periodo della Pasqua c’erano giorni di prediche in chiesa, divisi fra uomini e donne, ma i ragazzi aspettavano le ragazze fuori dalla chiesa e viceversa.”

da “...e la domenica andavamo di nascosto a ballare

Tra le testimonianze di queste donne si comprende perfettamente quanto è diverso il mondo di oggi rispetto a un tempo, Oggi nessuna ragazza penserebbe mai al fatto di doversi per esempio preparare la dote per un futuro matrimonio, dote che veniva preparata a prescindere dal fatto che una fosse fidanzata o meno.

Per l’epoca ad esempio non sposarsi era una cosa assai rara, le ragazze crescevano col concetto che ci si sposava per accudire i figli e prendersi cura dei mariti. E le donne ovviamente non avevano la libertà degli uomini.

Tra le tante storie raccontate ci si accorge che un tempo era tutto più semplice. Inoltre si aveva la tendenza a conservare tutto, persino i vestiti venivano scuciti e rifatti a seconda dell’occorrenza, dimostrazione che non solo l’idea dell’epoca era completamente diversa da oggi, ma che anche i materiali erano di durata del tutto differente.

Ci sono inoltre racconti che rivelano quanto fosse tabù la sessualità, ma anche quanto fosse del tutto fortuna poter incappare in un uomo un pò più aperto di mentalità rispetto ad altri. Gli uomini erano già all’epoca un incognita, le donne si fidavano di loro e dovevano sperare che fossero dei bravi uomini senza grilli per la testa.

Curiosa è anche la severità delle madri nei confronti delle loro figlie, che a domande legate in qualche modo al concepimento o a qualcosa ad esso correlato le liquidavano senza troppe spiegazioni, segno di un bigottismo tipico delle epoche passate, un bigottismo che oggi potrebbe sembrare quasi assurdo, ma che se ci si pensa bene ha aiutato quelle generazioni a mantenere alti i valori più importanti del genere umano, come il pudore e il rispetto del corpo femminile.

“Dopo il lavoro, anche se non ero capace, andavo a ricamare la dote, mi hanno insegnato le suore, io e mia sorella andavamo due volte alla settimana. Quando ero ragazza dicevo che andavo dalle suore e invece andavo a ballare con le mie amiche…”

da “…e la domenica andavamo di nascosto a ballare

Oggi infondo che valori abbiamo? Cosa farebbero le nuove generazioni se si tornasse indietro nel tempo? Forse se confrontiamo il passato col presente quel passato così severo aveva qualcosa di giusto, ovviamente attraverso queste testimonianze si può comprendere che tutto era diverso anche perché il mondo stesso era del tutto differente.

Le donne erano quelle che si occupavano della famiglia, che lavoravano solo se vi era l’impellente necessità e le stesse donne dovevano in qualche modo prendersi cura sia del ménage familiare che del lavoro che avevano scelto di intraprendere.

Tra le tante testimonianze ci si emoziona per i momenti che queste donne hanno vissuto in serenità, ci si stupisce per la loro tenacia nell’affrontare la loro giovinezza e si sorride per le tante realtà che narrano e che oggi vedendo i tempi come sono mutati le fanno riflettere. E così facendo, assieme a loro con “…e la domenica andavamo di nascosto a ballare” riflettiamo anche tutti noi.

Quindi cari amici dei libri, se volete leggere un libro che tempisticamente non vi impegni molto ma che vi regali aneddoti che resteranno con voi per tutta la vita, mostrandovi una realtà del tutto diversa da quella che siamo abituati a vedere oggi, avete trovato il vostro prossimo libro! 😉

Ah! E se volete un assaggio di questa bellissima raccolta di testimonianze potete ascoltare il podcast su YouTube dove attraverso un colloquiale incontro di fantasia tra nonna, nipote e due amiche della signora si ascoltano aneddoti contenuti proprio all’interno dell’opera. Sono sicura che vi piacerà!

Lo stile e le impressioni

Con la sua semplicità e la ricchezza di contenuti “…e la domenica andavamo di nascosto a ballare” riesce ad entrare nel cuore del lettore senza troppi sforzi.

Il linguaggio è attuale, la narrazione è continuativa e offre a chi legge una vera documentazione di come un tempo le donne erano diverse da oggi e di come anche i pensieri, la vita e di conseguenza il mondo lo si viveva in maniera differente.

In questo modo “…e la domenica andavamo di nascosto a ballare” offre uno spaccato che divide il presente da quella che era la vita giovanile di quelle donne che adesso vedono essere giovani le loro nipoti, regalandoci i loro pensieri su quella che era la vita di ieri e quella che vedono come da “spettatrici in una comoda poltrona” oggi.

Un opera che è bella da leggere, da raccontare e da conservare per il futuro che inesorabilmente cambierà ancora.

Bidibibodibibook cerca sempre la magia nelle sue letture, ed in questa qual é?

“In questo libro la magia è il ricordo, che diventa un dono prezioso che le sedici donne protagoniste di quest’opera hanno regalato a tutti i lettori.”

La copertina del libro “…e la domenica andavamo di nascosto a ballare
  • Titolo: …e la domenica andavamo di nascosto a ballare
  • Autore: Autrici varie
  • Traduzione:
  • Casa editrice: 
  • Collana: 
  • Anno edizione: 2024
  • Formato: cartaceo
  • In commercio dal: agosto 2024
  • N. Pagine: 
  • EAN o ISBN: 
  • Prezzo al pubblico: Offerta libera all’Associazione

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