Ed eccomi qua, a parlarvi nuovamente di un thriller, che, come ormai avrete capito, è un genere che mi incuriosisce sempre molto! Senza ovviamente togliere niente ad altri generi che tra l’altro amo e leggo continuamente.
Come avrete già capito, il libro si intitola “Il fotografo”, è stato tradotto da Stefano Travagli e pubblicato dalla casa editrice SEM, la stessa che ha pubblicato il libro regalo della Conad per la festa della donna, di cui trovate qui la recensione, nel caso ve la siete persa.
Un thriller, questo, che è stato realizzato da un autore uomo, ma che ha tutte le carte in regola per essere compreso soprattutto dalle donne, le vere protagoniste, loro malgrado, di tutte le vicende narrate nel libro.
Sull’autore
Craig Robertson è un giornalista e scrittore scozzese che ha trascorso lunghi periodi con i condannati a morte degli Stati Uniti, ed ha anche distribuito vaccini per la polio nelle periferie indiane. Queste situazioni di vita vissuta fanno di lui un autore capace di trasmettere sentimenti e sensazioni tra le righe delle sue narrazioni, caratteristiche tipiche di chi ha davvero vissuto situazioni difficili o le ha comunque sentite molto vicine. Ha pubblicato anche un altro libro, sempre con la casa editrice SEM, ed il libro si intitola “Sangue Bianco”, ma non posso dirvi altro poiché non l’ho mai letto finora.
Il libro
Il thriller di oggi ci catapulta a Glasgow, dove la counsellor, Lainey Henderson, ha un colloquio preliminare di sostegno con Jennifer, una ragazza che le si presenta col volto completamente sfigurato, raccontandogli dettagli tremendi sulla violenza subita nella notte. Le parole di questa ragazza riportano Lainey alla violenza che lei stessa ha subito anni prima, portandola a credere che il suo stesso aggressore, mai trovato, sia lo stesso che ha di fatto ripetuto lo stesso modus operandi della povera malcapitata. Guidata quindi da questa forte convinzione, si reca alla polizia, per raccontare l’accaduto, nella speranza che quella possa essere la volta buona che il delinquente venga smascherato. La counsellor continua a pensare a questa Jennifer, poiché la sua vicinanza per le vicende sembrano non darle pace, ma quando deciderà di contattare la ragazza farà una scoperta che la sconvolgerà: Jennifer sembra non essere mai esistita.
Il libro poi fa un salto di nove anni più avanti, raccontando che il violentatore sembra essere tornato all’attacco con altre vittime. Ad investigare sul caso c’è la poliziotta Rachel Narey, che, con la sua squadra, sta cercando di dare un volto ed un nome a questo spregevole mostro.
Il sospettato principale sembra essere un uomo potente della città, uno che risulta quasi intoccabile, e che non verrà arrestato nemmeno quando, durante una attenta perquisizione di casa sua, la squadra troverà una inquietante collezione di fotografie i cui soggetti erano tutte donne affaccendate in routine quotidiane ed inconsapevoli di essere spiate e fotografate da qualcuno.
La sua unica speranza è la testimonianza di Leah Watt, una vittima che nonostante le paure sembrava disposta a testimoniare, fino a quando perde la fiducia nella sua protezione e si tira indietro, negando addirittura di essere stata violentata da questo pezzo grosso della società.
Da quel momento inizieranno intimidazioni mediatiche e vere e proprie minacce sui social, minacce che avevano tutto il sapore di odio verso Rachel e la povera Leah, accusata di falsità e di odio verso il genere maschile.
“Nel suo vocabolario c’erano ben poche parole a parte: stupro, puttana e muori.”
una parte del libro
Le cose si complicano quando Leah sparisce misteriosamente, rendendo ancora più intrigato e complesso il caso di questo maledetto stupratore seriale. Può essere stato questo potente uomo d’affari ad aver fatto sparire Leah? E se sì, come? Ma soprattutto, le donne nelle fotografie rinvenute in casa sua appartengono a donne che hanno a loro volta subito violenze o sono vive e vegete? A questa domanda si potrebbe rispondere soltanto se si potesse risalire all’identità di tutti i soggetti immortalati.
Ecco allora che Rachel si farà aiutare dal marito, Winter, giornalista e fotografo, per arrivare alla verità, anche se questo comporterà subire delle minacce spaventose, che spesso li porteranno a chiedersi se il gioco valesse davvero la candela, soprattutto con una bimba piccola per casa, la cui vita potrebbe venire messa a rischio proprio a causa di queste indagini.
Ad aiutare la coppia ci sarà anche Lainey, la counsellor che da ormai nove anni, dopo il colloquio con la misteriosa Jennifer, non ha mai smesso di indagare per conto proprio alla ricerca di quella verità che era certa avrebbe dato un nome ed un volto anche a colui che aveva distrutto la sua stessa vita.
“La gente è abitudinaria. Stessi posti, stessi orari.”
William Michael Broome – presunto stupratore
Per Rachel trovare il colpevole sarà quindi un dovere sia civico che morale, per la counsellor un modo per poter chiudere una volta per tutte il suo passato ed andare finalmente avanti, mentre per Winter (con la complicità della moglie poliziotta) sarà un modo per assicurare al mondo un mostro in meno, soprattutto per la piccola figlia, futura donna a cui è affidato a loro il compito di lasciare un mondo “pulito e buono”.
In thriller, questo, fatto di storie e vicende che si raccontano, si sviluppano e si intrecciano tra loro, per dare vita ad una sola ricerca alla quale si arriva per svariate vie e svariate intenzioni, un pò come la vita, dove talvolta più persone sono legate dallo steso comune obiettivo, ma che lo si raggiunge portando ognuno un piccolo tassello di un unico puzzle, che ha il solo compito di svelare una verità attesissima: quella che tutti vogliono vedere e sentire.
Riusciranno a trovare il mostro che semina violenze e terrore tra le donne? Chi sarà colui che si intrufola nella notte in case private per sfogare la propria ira su persone indifese?
Questo e molto altro verrà svelato in questo interessante thriller, dai tratti caratteristici di un poliziesco ben fatto ed assembrato, dove il finale forse non è poi troppo scontato, ma che sa mantenere alta la curiosità al punto che non vedrete l’ora di capire come potrà finire questa approfondita indagine.
Lo stile e le impressioni
Questo libro è caratterizzato da capitoli brevi e da salti di vicende che non sempre possono piacere, ma che a mio parere possono servire a mantenere alta l’attenzione del lettore, pena per ogni distrazione, infatti, è il dover rileggere il capitolo precedente che, seppur breve, rende più lunga la lettura, cosa che tra l’altro in alcuni punti è capitata anche a me.
La lettura e lo sviluppo delle vicende è piuttosto lineare, senza dare spazio a colpi di scena, questa purtroppo a mio parere è un po’ una pecca, perché credo che un appassionata di letture thriller, horror e noir un po’ di adrenalina la vuole percepire, ed invece qui non sono presenti.
Tutto sommato però la storia è piacevole, se non altro perché tocca tematiche piuttosto delicate come la violenza sulle donne ed il rischio che spesso noi di sesso femminile corriamo di essere stalkerizzate e private della nostra libertà anche attraverso delle fotografie scattate a nostra insaputa.
Ottima anche la parte dedicata al mondo del cyberbullismo, molto ben raccontato nelle parti in cui Rachel e Leah ricevono vere e proprie minacce sui social, tema questo molto attuale e di cui si potrebbe veramente parlare all’infinito. Ho apprezzato molto la delicatezza con cui l’autore parla di queste dolorose piaghe sociali, utilizzando modi molto empatici e profondi che incitano molto a riflettere, al punto da far quasi per un attimo credere di leggere un saggio sulla realtà di oggi e non un thriller poliziesco. Questa caratteristica mi è rimasta molto impressa e regala molti punti alla lettura di questo libro, che consiglio molto a chi ama il genere giallo thriller, ma anche a chi è interessato a storie di attualità, perché invita a comprendere i processi psicologici e sociali che spesso si celano dietro quelli che comunemente conosciamo come “leoni da tastiera”.
Bidibibodibibook cerca sempre la magia nelle sue letture, ed in questa qual è?
In questo libro la magia è racchiusa nella determinazione di due donne che cercano la verità ad ogni costo. Insegnandoci che anche se con la paura nel cuore, la strada giusta da seguire è sempre quella di andare alla ricerca del colpevole, se non altro per assicurare un futuro migliore a chi viene dopo di noi.
- Titolo: Il fotografo
- Autore: Craig Robertson
- Casa editrice: Sem
- N. Pagine: 333
- Prezzo al pubblico: € 16,00 (versione cartacea) – € 8,99 (versione eBook)