Bidibibodibibook
Copertina libro d'esordio di Iain Reid

Il libro d’esordio di Iain Reid con un finale che lascia molti dubbi

“Sto pensando di finirla qui” è il libro d’esordio di Iain Reid, con un finale che…lascerà spazio a molti perchè

Sull’Autore

Iain Reid è uno scrittore canadese che nel 2015 ha vinto il RBC Taylor Emerging Writer Award. 

Oltre a “Sto pensando di finirla qui”, che come ho già accennato sopra, è stato il suo libro d’esordio, è anche autore di “Foe”, il suo secondo romanzo.

Classe 1981, nasce a Ottawa ed è fratello di Eliza Reid, che dall’estate del 2016 è diventata la First Lady d’Islanda.

Il libro

Il pensiero della ragazza di Jake è sempre lo stesso, vuole finire la sua relazione con lui, nonostante ne sia ancora attratta. 

Ma chi è Jake?

Un ragazzo colto, che sa tutto di tutto quanto, non è di certo un modello da sfilata, ma ha il suo fascino da ragazzo semplice, saccente e brillante, nonostante l’andatura un po’ goffa.

Lei vuole troncare con lui, questo è molto chiaro, ma accetterà comunque di accompagnarlo a fare visita ai suoi genitori, che vivono in una cascina malridotta in un paese isolato e fuori città.

C’è quindi un lungo viaggio, in cui il lettore, attraverso i dialoghi e pensieri di entrambi i protagonisti, ha la sensazione di viaggiare assieme a loro, osservando una facciata d’America desolata e sfuggente, che si osserva soltanto attraverso i finestrini gelidi dell’auto guidata da Jake.

“Perché mai avrà voluto farlo proprio qui?” 

Agente della polizia

La lunghezza del viaggio la si respira completamente, la si subisce in qualche maniera, desiderando spesso che si arrivi a destinazione, anche perché il silenzio di Jake riguardo alla sua famiglia, di cui parla ben poco per tutto il percorso, non fa altro che fare aumentare la curiosità dello scoprire chi sono.

Poi, ad un tratto si arriva, il freddo è pungente, ma nonostante tutto, con grande sorpresa della sua ragazza (ma anche del lettore), Jake decide di mostrare le stalle e quel poco che resta dei miseri animali che suo padre ha. 

Poi finalmente entrano in casa, ma tutto tace. 

Nella casa regna per tutto il tempo della permanenza dei due ragazzi una strana aria, un mix di distacco e di cose taciute, che fanno apparire molto surreale tutto il tempo, causando un forte senso di disagio nella ragazza, che trasmette anche a chi legge lo stesso tipo di sentimento.

Ma questa parvenza di assurdo non è ancora niente, se paragonato a quello che accadrà durante il viaggio del ritorno.

Sì, perché se in una situazione normale, la bufera potrebbe essere considerato come l’evento più difficile da affrontare, la parte più dura sarà dover cercare Jake, che in un raptus di rabbia e di impulsività sceglierà di affrontare un uomo che a suo parere li stava spiando in un momento di intimità.

Ed è durante la ricerca che la sua ragazza farà che il lettore finisce in un vero e proprio oblio.

In un vortice di sgomento, terrore e incredulità che lascerà molto spazio a tanti perché.

A me c’è voluta una intera giornata di riflessione per arrivare alla mia personale conclusione riguardo al finale.

Sì, perché gli indizi sono sparpagliati per tutta la storia, ma così ben celati da confondere anche il più esperto di libri del genere thriller.

E voi, a che conclusione arriverete?

Lo avete già letto questo libro?

Se sì lasciatemi un commento e raccontatemi la vostra tesi, potremmo discutere assieme al riguardo, alcune perplessità mi sono rimaste tuttora, e sarebbe bello poterle confrontare con chi lo avesse letto.

“Puoi dire qualunque cosa, fare qualunque cosa, ma non puoi fingere un pensiero.”

La ragazza di Jake

Questo libro, in conclusione, lo consiglio a chi non ha paura di quei finali così contorti da lasciare spiazzati gli umori.

Perché potrebbe entusiasmare quanto deludere, l’ago sulla bilancia, con questo libro subisce un bilico non indifferente.

Edito dalla Rizzoli, con la traduzione italiana di Giulia De Biase, quest’opera non so ancora decidere se mi piace o meno.

Bella la struttura, i contenuti, la trama, ma il finale sembra un po’ lasciato al caso, o forse, al contrario, è stato così studiato a fondo da essere sfuggito di mano anche al suo autore, che a sua volta ha sicuramente messo in “crisi” anche molti dei suoi lettori.

Il libro pare essere piaciuto molto al mondo del cinema, è stato infatti scelto per diventare un film di produzione Netflix, con la regia del premio Oscar Charlie Kaufman.

E chi può dirlo, magari nella versione cinematografica i dubbi spariranno come per magia!

Lo stile e le impressioni

A scrivere e a trasportare nel racconto è la ragazza di Jake, che parla in prima persona durante tutta la storia.

Questa scelta è ben studiata e la trovo anche la più adatta per tenere “viva” l’attenzione del lettore.

Chi poi è particolarmente dotato di una forte carica empatica, tra le righe di questo libro può davvero provare terrore, sgomento e, perché no, anche un senso di dispiacere nei pensieri che spesso la compagna di Jake fa nei suoi confronti.

A Jake infondo ci si sente un po’ legati, per come viene raccontato e descritto, ma in alcuni momenti di lui si può anche avere paura.

Quale sarà il sentimento che prevarrà lo lascio scoprire a voi.

Io posso dire che è ben fatto, anche se le perplessità, come già dicevo sopra, restano, e forse una rilettura sarebbe consigliata, se non altro per poter capire se i dubbi possano trovare una risposta col senno di poi oppure no.

Bidibibodibibook cerca sempre la magia nelle sue letture, ed in questa qual è?

“La magia di questo libro è racchiusa dentro ogni dubbio che lascia, perché attraverso ognuno di essi lascia lo spazio per intravedere un punto di vista nuovo, che talvolta risveglia un nuovo dubbio. Confermando che la mente ha sempre un instancabile bisogno di risposte, che non sempre sono così lampanti:”

La copertina del libro d’esordio di Iain Reid
  • Titolo: Sto pensando di finirla qui
  • Autore: Iain Reid
  • Casa editrice: Rizzoli
  • N. Pagine: 253
  • Prezzo al pubblico:18,00

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *