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La favola di Natale

La favola di Natale

Ciao a tutti, carissimi amici lettori! Prima di tutto voglio scusarmi per la mia assenza della scorsa settimana. Scusatemi davvero, ma tra la manutenzione dell’host e un dolorosissimo ascesso (mentre vi sto scrivendo sono sotto pesanti cure!🤕), la settimana è volata senza consentirmi di aver le forze di scrivere.

Ma non voglio annoiarvi, quindi oggi, come vi avevo già anticipato su Instagram, dopo “Christmas in Little Italy” di cui vi ho parlato nell’articolo precedente a questo, voglio parlarvi di un libricino molto bello che vi consiglio di segnarvi come lettura per il prossimo Natale! E’ una favola, ma racchiude al suo interno un pezzo di dolorosa storia italiana e del mondo. Siete pronti? Se avete ancora qualche biscotto allo zenzero andate a prenderlo, vi aiuterà ad immergervi nell’atmosfera che abbiamo salutato da poco! ☺️

Il libro di cui sto per parlarvi si chiama “La favola di Natale“, edito dalla casa editrice Rizzoli per la linea “Bur contemporanea“, è un racconto di Giovannino Guareschi, autore con alle spalle una lunga storia sociale e giornalistica. Questo libro nasce durante l’anno della sua prigionia, è una favola di speranza e d’amore, che sa lasciare nel cuore del lettore un emozione quasi dolce-amara.

Sull’autore

Giovannino Guareschi nacque a Fontanelle di Roccabianca, in provincia di Parma, il 1° maggio 1908 e morì a Cervia nel 1968. Nella vita fu un giornalista, uno scrittore, un umorista. Fondò assieme a Giovanni Mosca e Giaci Mondaini l’allora celebre settimanale umoristico “Candido“. Il suo nome è anche legato alla serie molto nota di opere incentrate sui personaggi di Don Camillo e Peppone che sicuramente tutti voi avrete avuto modo di vedere o leggere almeno una volta. La sua vita è ricca di eventi, tristi e meno tristi, che potete visionare cliccando qui, nel caso foste interessati.

All’autore è stato anche dedicato un club, detto “Club dei Ventitré“, dove potete visionare documenti, chiedere informazioni e quant’altro. Vi lascio qui i recapiti: Club dei Ventitré – 43011 Roncole Verdi (PR) – Tel. 0524/92495 – Fax 0524/91642 – Mail: clubdeiventitre@gmail.com.

Il libro

La favola di Natale” di Giovannino Guareschi è, come anticipa il titolo, una vera e propria favola. Nasce in un periodo molto freddo e doloroso per molti italiani prigionieri di guerra. Guareschi la legge ai suoi compagni di prigionia la vigili di Natale del 1944. Immaginate questi poveri uomini, infreddoliti, magri per le fatiche e la scarsità di cibo, uomini che prima avevano una vita come la nostra, magari anche illustre. Sono tutti seduti, alcuni, essendo musicisti, cercano di accompagnare il nostro autore con quel che resta dei loro strumenti rotti dall’umidità e dal freddo.

Protagonista del racconto è il piccolo Albertino, che spinto dal forte desiderio di vedere il suo papà almeno la notte di Natale, decide di lasciare il suo umile ma caldo letto per andare al campo di concentramento. Non sa se lo lasceranno entrare, ma ci prova ugualmente. Con lui partirà anche la sua nonna, mamma del suo papà ed il loro inseparabile cane Flik.

Ad illuminare il loro cammino c’è una lucciola, che con il suo bagliore li accompagna per tutto il viaggio. Riusciranno i nostri quattro protagonisti a raggiungere il campo?

Nel viaggio, Albertino incontrerà tanti personaggi bizzarri e curiosi, alcuni buoni, altri meschini e crudeli. Una locomotiva, la stessa che ha trasportato il suo papà nei campi, li guiderà per il primo tragitto, ma si sa, nelle favole non è sempre rose e fiori, ed allora, quando l’unica soluzione è camminare con le proprie gambe, ci si affida ai passanti occasionali.

Una gallina padovana gli indicherà un numero di passi da contare, arriveranno in un bosco dove incontreranno le più svariate creature. Ma proprio come nella vita, non sempre ci si può fidare di tutti! Ed è così che Albertino ed il suo gruppo scopriranno che spesso la bontà non è innata in ogni essere che si incontra per la via.

“Signore, per cortesia, insegnaci la strada per arrivare dal papà”

Albertino

Mentre il quartetto è in cammino, anche il papà di Albertino ha il grande desiderio di riabbracciare almeno per una notte i suoi cari. Ed è così, che fugge furtivamente dal campo di prigionia.

Potete immaginare la gioia di sua madre e del suo figlioletto nel vederlo sopraggiungere nel buio della notte, nel fitto bosco che mette tanta paura ai bambini. La felicità è alle stelle, dovrebbero tornare a casa per poter riabbracciare anche la moglie e la sorellina di Albertino, ma la notte scorre veloce, ed allora decidono di fare una piccola festa nel fitto bosco.

Con la fantasia e l’aiuto di tante magiche creature daranno vita ad una splendida notte, fatta di gioia e di cose buone da mangiare.

Non mancheranno di certo i guastafeste, come le cornacchie/ss e i funghi velenosi e brontoloni. Ma quando il cuore è ricco di tante buone intenzioni si sa, arrivano sempre straordinarie creature ad aiutare…per lo meno nelle favole di Natale!

“La pace sia con voi!”

Vecchio sull’asinello

A mezza notte nasce il Bambin Gesù, un trio di gnomi arrabbiati si incontrano con tre Remagi. Ognuno segue ciò a cui crede, ed indovinate un pò dove erano diretti i tre gnomi con le loro posate? Avete indovinato vero? Laddove c’è odio non può che accumularsi cattiveria, e quando le strade si dividono non sempre è possibile poter scegliere quale strada prendere. Per lo meno per un prigioniero di guerra.

La magia dura un soffio, ma rimane nel cuore di nonna, padre e bambino e sì, anche nel tenero cuore del dolcissimo Flik! 😉

Ma il bambino vuole seguire il suo papà, è troppo poca una notte in sua compagnia! Cosa gli sussurrerà il suo papà? ❤️

Lo stile e le impressioni

La favola di Natale” di Guareschi è un breve racconto che ha racchiude al suo interno una grande quantità di allegorie. Tutto riporta alla guerra, alla prigionia ed al dolore, mescolato alla rabbia ed al dolore che si prova vivendo nei campi. Leggere questo libro è un modo per guardare al Natale come un vero e proprio dono, perché se da una parte ai giorni nostri c’è lo stress per la corsa ai regali, con questa lettura si ha come l’impressione che tutto diventi superfluo. Quel che conta realmente è l’amore che lega le persone tra loro, e sono esse a fare il Natale.

I personaggi buffi e meschini sono i mostri della prigionia, i piccoli dettagli di magia, come la neve che diventa un manto vellutato d’erba per esempio, è un modo simbolico per accettare meglio, quasi come una scongiura per quello che nei campi si è costretti a subire. Scritto con una scioltezza narrativa che ben si sposa con la magia dei personaggi, talvolta bizzarri, questo racconto è carico di speranza, simbolo di rinascita e di voglia di vita, che anche nelle persone nel bel mezzo della disperazione trovano in essa la loro ancora di salvataggio, per quel domani incerto, ma che si spera comunque essere migliore del presente.

Questo libro è un piccolo dono che Guareschi fa a noi lettori, invitandoci a sognare come i bambini, anche nelle difficoltà che spesso la vita ci chiama ad affrontare.

Bidibibodibibook cerca sempre la magia nelle sue letture, ed in questa qual’è?

In questo libro la magia è racchiusa nella speranza dell’autore, che nonostante il momento di difficoltà che sta attraversando, assieme ai suoi compagni di prigionia, riesce a dare vita ad una favola che scalda i nostri cuori e quelle dei prigionieri come lui.

La copertina del libro “La favola di Natale” di Giovannino Guareschi
  • Titolo: La favola di Natale
  • Autore: Giovannino Guareschi
  • Casa editrice: Rizzoli – Bur Contemporanea
  • N. Pagine: 107
  • Prezzo al pubblico: € 10,00 (versione cartacea) – € 6,99 (versione digitale)

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