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Magnete di Stefania Meneghella

Magnete: un viaggio mentale che riesce a sorprendere

Quante maschere può indossare una persona? Con Magnete inizia un viaggio psicologico tutto da scoprire e da capire.

Sull’Autore

Stefania Meneghella è una giovanissima autrice barese. Inizia a scrivere quando credo molti dei suoi coetanei iniziavano a malapena a scrivere correttamente il proprio nome.

Le sue prime composizioni infatti risalgono all’età di 7 anni.

Quello di cui vi parlerò oggi non è il suo primo libro, ha infatti già pubblicato due opere letterarie che sono: “La linea gialla” edito dalla casa editrice L’Erudita (2018) e “Silenzi Messaggeri” edito da Gruppo Albatros – Il Filo (2016).

Come ogni scrittrice che si rispetti, Stefania ama molto leggere ed ha una forte passione per l’arte in tutte le sue forme.

Scrivere per lei è come vivere, ovvero fondamentale, difatti ama scrivere di tutto, recensioni, aforismi, pensieri, l’unica caratteristica che ogni sua composizione deve avere è l’autenticità del contenuto: deve essere chiaro e limpido, come il suo carattere ed il suo temperamento.

Nel 2015 diventa co-fondatrice di un magazine online che si occupa di cultura e spettacolo chiamato “Kosmo Magazine”.

Al suo libro di cui vi parlerò a breve ci sono arrivata grazie a lei, che mi ha gentilmente proposto la lettura di questa sua nuova opera letteraria che mi ha regalato molti spunti riflessivi. 

Il libro

Ed eccomi qui, con una nuova storia da raccontarvi!

Oggi faremo assieme un viaggio straordinario, ma non in un luogo fisico, bensì mentale!

Sì, perché “Magnete”, questo il titolo del libro, non è un viaggio tra città o paesi sperduti, è un cammino che ci accompagna nella mente di una giovane ragazza di nome Sofia.

A fare questo cammino con noi è Virginia, la migliore amica di Sofia, colei che infondo, capitolo dopo capitolo, scopre una moltitudine di “maschere” indossate da quell’amica che forse non era l’amica che credeva che fosse.

Sì, perché a volte è più facile farsi accettare con delle fantasie, non importa se crudeli e se tanto brutte da distruggere la reputazione di altre persone, tutto è possibile nella nostra mente, e se una bugia può aiutarci ad ottenere il rispetto che crediamo di “meritare”, perché non mentire?

Inoltrandoci nella storia, che pagina dopo pagina prende una forma nuova e sempre più chiara, ci si ritrova spesso a provare sentimenti contrastanti, del tipo amore-odio, per questa Sofia, che spesso offende Virginia, facendola sentire inferiore pur sapendo che non lo è affatto.

Un racconto che è bilaterale, poiché offre più chiavi di lettura, portando chi legge a prendere una posizione completamente differente a seconda di come la storia viene interpretata.

“L’unica bolla è adesso per me il mondo in cui vivo. Io sono in una bolla e non so come uscirne.”

Cervello di Sofia

Sofia, per essere accettata dalle compagne di classe si inventa di tutto, inizia con l’invenzione di un nonno orco, che in Algeria, sua terra d’origine, sembra abbia abusato di lei, ma che sia vero o no, solo Sofia lo sa, a noi ed alle sue amiche resta solo il credere o meno a quello che lei vuole portarci a vedere.

Ma si sa, si inizia da una bugia, e se questa ci porta ad ottenere consensi e amore, cosa accade se siamo bisognosi di entrambe le cose?

Ecco che allora accadono nuove situazioni che rendono Sofia una ragazza così sfortunata, o almeno si crede che lo sia.

Ma le bugie a volte ci portano a far credere anche a cose che non accadono, come un brillante percorso scolastico in una terra lontana, o all’affetto di un genitore che in realtà ci è sempre mancato.

Può la nostra mente elaborare fantasie così dettagliate da spingerci a credere alle nostre stesse menzogne? Forse sì.

Tutte queste riflessioni compongono questo avvincente quanto complesso libro, fatto di una moltitudine di sentimenti che si prendono per mano, dando vita a delle immagini così nitide da fare quasi entrare pure noi lettori nella mente di Sofia.

Ma perché Virginia torna a pensare a Sofia?

Perché il periodo di lockdown che  è costretta come tutti, a trascorrere tra le mura di quella casa che l’ha vista crescere, l’hanno portata a colei a cui infondo non ha mai smesso di pensare.

E così, tra i viaggi interiori nelle moltitudini di maschere indossate dalla sua migliore amica/nemica, ecco che troviamo una chiave di lettura totalmente nuova, quella dell’evadere verso gli animi multipli di una ragazza complessa come Sofia, per sfuggire da una monotonia e da una paura palpabile come il Covid, che, chi più chi meno, ha piegato tutti quanti.

Ma Virginia riuscirà a dare un senso a tutto quello che raccoglierà, giorno dopo giorno nei suoi ricordi e nei viaggi nella mente di Sofia?

E chi è Sofia per essere così insicura al punto da non vivere mai appieno la sua vita ma da dover nascondersi dietro storie che non le appartengono mai davvero?

“Magnete” è questo.

Un viaggio fatto di pensieri profondi, frammenti di memorie che si compongono e scompongono continuamente, per dare un senso ad una vita o a più di una, utilizzando riflessioni e pensieri psicologici che spesso farebbero bene a tutti quanti.

Un libro che consiglio a chi è da sempre appassionato di viaggi nella mente, per tutti coloro che non si fermano mai all’apparenza delle cose.

Ma anche un libro questo, edito dalla Ego Valeo Edzioni, che fa riflettere sui giorni che abbiamo vissuto e che ancora stiamo vivendo, fornendoci delle prospettive nuove su vedute che magari, prima di questa lettura, non abbiamo notato o semplicemente non abbiamo saputo affrontare.

“Ciao. Poi non la vidi più”

Virginia, amica di Sofia

Lo stile e le impressioni

Questo libro è molto particolare.

La sua particolarità è già visibile dalle suddivisioni dei capitoli, che non sono più numeri, ma storie provenienti da parti di cervello di Sofia, che come detto prima, è la ragazza protagonista assieme a Virginia di tutto questo interessante racconto.

Ma non solo, leggendo il libro, noteremo che c’è una ben strutturata alternanza tra “viaggi” interiori nel cervello della ragazza nigeriana e giornate di quarantena vissute da Virginia, nell’istante in cui precede o antecede il viaggio vero e proprio nella mente.

E’ quindi un particolare racconto, fatto di riflessioni e rivelazioni, che mostrano la fragilità dell’essere umano di apparire spesso per quello che è, e che riesce a farci comprendere che infondo, molte volte accade davvero che per paura di non essere accettati si finisca col creare delle storie che ci possano aiutare nell’intento di stare nel mondo.

E’ un po’ il principio adottato dalla mentalità pirandelliana, che con le sue opere esponeva sempre la teoria che ogni uomo è una maschera.

E forse, se fosse appartenuto ai giorni nostri, avrebbe letto con piacere questo racconto, rimanendo colpito da come tutto possa accadere e cambiare nella vita delle persone, ma come invece rimangono intatti certi escamotage per farsi accettare dalla società a cui si appartiene.

Un libro per riflettere e per far riflettere, sul tempo che corre, sul coraggio e sulle debolezze del genere umano, che cerca di apparire forte ed invincibile, ma forse, in fin dei conti, non lo è poi così tanto quanto crede.

Bidibibodibibook cerca sempre la magia nelle sue letture, ed in questa qual è?

“La magia di questo libro è racchiusa nei viaggi che ci porta a percorrere, portandoci a comprendere meglio che spesso il coraggio che non abbiamo lo camuffiamo dietro tante caratteristiche che non ci appartengono, ma che forse, se iniziassimo ad essere più autentici, ci porterebbe ad essere anche persone migliori.” 

La copertina del libro “Magnete” di Stefania Meneghella
  • Titolo:Magnete
  • Autore: Stefania Meneghella
  • Casa editrice: Ego Valeo Edizioni
  • N. Pagine: 297
  • Prezzo al pubblico:15,00

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