Carissimi lettori, buona domenica! Oggi vi voglio parlare di “Memorandum una moderna tragedia greca” un libro un pò diverso dai libri che solitamente leggo. Un saggio che tra i libri che ho recensito è più simile a “Yes we Trump” di Luca Marfé. Ma si sa, una lettrice che ama leggere del resto deve saper accogliere anche letture che talvolta vanno al di là della narrativa, soffermandosi ad esplorare la realtà che è stata e che non è detto che non possa ritornare. Ecco, quello che vi propongo oggi è un viaggio nel declino dell’affascinante Grecia, meta da sempre di moltissimi turisti, ma anche luogo da dove la mitologia ha inizio. Dobbiamo fare un passo indietro di dodici anni più o meno, ma anche se sembra tanto tempo, vi assicuro che quello che sto per raccontare, in alcune parti, ha un sentore di “Appena sentito“.
Il libro protagonista di oggi, come già detto sopra, è “Memorandum una moderna tragedia greca” edito dalla L.A.D. Gruppo editoriale e scritto da Antonio Di Siena con la prefazione di Carlo Formenti e la postfazione di Leonidas Vatikiotis, parti importanti del libro che meritano davvero pure loro una accurata lettura.
Di Siena con quest’opera racconta in modo dettagliato la realtà di situazioni accadute dal non così lontano 2010 fino alla fine del 2019. La data di fine non è per fine crisi, ma soltanto perché l’anno successivo corrisponde alla pubblicazione di questo libro, quindi si può presumere che anche allo stato attuale la Grecia non sia messa bene, anche se non male come negli inizi di questo racconto.
Siete pronti a conoscere la triste fine della Grecia e del suo popolo? Allora mettetevi comodi, possibilmente con qualcosa di alcolico che vi aiuti a digerire quello che sto per raccontare, perché quella che sta per iniziare è una narrazione spaventosa quanto reale! 📚
Sull’autore
L’autore di “Memorandum una moderna tragedia greca“, come già anticipato sopra, si chiama Antonio Di Siena. E’ un avvocato di professione ed un blogger per passione. Nasce nel 1982 a Bari e dal 2019 collabora con L’AntiDiplomatico, il giornale in cui cura la rubrica Il DiSsenziente. La casa editrice che ha pubblicato questo libro appartiene al giornale in cui collabora.
Il libro
“Memorandum una moderna tragedia greca” apre la sua narrazione partendo dal non così lontano 2009, precisamente dal 28 aprile, con uno spread che in Grecia tocca quota 1.020 punti e che di fatto la vede capitolare. Verrà quindi così introdotta la Troika, ovvero l’organismo decisionale e di controllo costituito da Unione europea (Ue), Banca centrale europea (BCE) e Fondo monetario internazionale (FMI), questi organismi concordano lo stanziamento di una somma di salvataggio di 110 miliardi di euro, a patto che il governo si prenda l’impegnò di varare una riforma che comporti dei tagli alla spesa pubblica di 30 miliardi di euro in tre anni.
Ma cosa significa tutto ciò? Beh, significa che per far contente le banche europee il popolo greco si vedrà aumentare le tasse ed aumentare l’età pensionabile, ma anche ridotti gli stipendi ed i servizi pubblici, poiché non ci saranno più soldi per finanziare sanità e comuni, che subiranno una riduzione e molti disagi. Questo programma di drastico cambiamento prenderà il nome di “Memorandum“, e da qui, oltre che il declino della Grecia, inizierà di fatto il malcontento del popolo greco che, attraverso manifestazioni di protesta sempre più crude e violente, daranno vita alla loro giustizia ed alle loro opposizioni verso coloro che vengono visti come i massimi acerrimi nemici di tutte le classi sociali greche: le banche ed il governo (ed ovviamente tutte le istituzioni che lo servono).
Ad esse infatti verranno attribuite le colpe dello sfascio del paese, e sono tantissime le realtà che questo libro ci racconta. Per narrarcele Di Siena ha scelto di suddividerle in capitoli, 15 in totale, ed io vi parlo di quelle che più mi hanno colpita, ma credetemi, dovreste leggerli tutti e sono certa che rimarreste a bocca aperta per la drammaticità che contengono.
La prima riguarda l’inizio delle proteste, quando il popolo greco scende per le strade e nelle piazze per far valere le proprie ragioni e per dimostrare il malcontento generale e le disdicevoli condizioni in cui è costretta a vivere. E’ in questo contesto che le banche vengono letteralmente prese di mira, oltre a negozi, auto e tante altre cose. Le banche, anche se semplici filiali, vengono viste come il nemico, ed è proprio in una di queste, la Marfin Bank, che tre dipendenti perdono la vita, a causa della scelta errata di tenere aperto nonostante il clima di protesta ormai palpabile in ogni strada della Grecia. La cosa che fa più male è sapere che tra queste tre vittime c’è una donna incinta di quattro mesi, ed un bimbo che non vedrà mai la luce a causa di tutto questo scempio.
“Uno scenario che certifica il fallimento di un decennio di politiche scellerate, che hanno raso al suolo la classe media, impoverito ulteriormente i ceti meno abbienti e azzerato la domanda interna di un Paese sviluppato, retrocesso alla drammatica condizione di sottosviluppo.”
Dal libro “Memorandum una moderna tragedia greca”
Un altro capitolo che mi ha fatto riflettere si intitola “La torcia umana“, ed è esattamente il secondo fatto (nonché capitolo) che viene trattato. Protagonista di questa parte è Apostolos Polyzinis, un imprenditore che a causa delle tasse e dei debiti ogni giorno protesta col suo megafono, ogni sacrosanto giorno. Ma nessuno lo può aiutare, nemmeno i dirigenti della filiale della banca a cui chiede di rimuovere i suoi debiti, ed è in questo clima di disperazione e sconforto che una mattina Apostolos, con in tasca gli ultimi 10 euro che gli rimangono, sceglie di comprare una tanica di benzina e di dare fuoco alla banca in cui da tempo si reca per protestare. Le guardie però, comprendendo cosa stesse per fare, blindano gli ingressi ed allora il povero imprenditore, probabilmente sentitosi fallito anche in questo atto di disperazione finale, sceglie di darsi fuoco, creando scalpore in tutta la Grecia. Sì, perché questo atto è l’ennesima conferma che il governo non è dalla parte del popolo, ma è anzi il suo primo acerrimo nemico, schiavo a sua volta di una Europa i cui benefici non sono per tutti i membri al suo interno, ma soltanto di quelli più potenti, quali la Germania e la Francia, a cui tutti gli altri devono sottostare anche a scapito dello sfascio del Paese che dovrebbero difendere e del popolo che ne risiede.
Questa parte mi ha fatto molto riflettere perché, causalità o no, è accaduta proprio nel periodo in cui anche qui in Italia un uomo si è dato fuoco, pochi giorni fa, fortunatamente non morendo, davanti alla caserma dei carabinieri di Bari. Questo mi fa capire come anche da noi stia accadendo qualcosa di così doloroso e preoccupante da far sentire l’essere umano così inutile e disperato al punto di volersi uccidere con un gesto atroce. Ecco, tutto questo in un paese che si reputa democratico non dovrebbe accadere. Ma anche la Grecia, ricordiamoci, è ed era un paese democratico.
“Non dobbiamo infatti dimenticare, ad esempio, che la Germania ha vietato l’esportazione di materiale sanitario fondamentale verso gli altri paesi membri dell’Unione europea durante il picco del coronavirus.”
Tratto dal libro “Memorandum una moderna tragedia greca”
Altro capitolo che mi ha sconvolta è legata alla morte, che si sa, se arriva nei tempi d’oro, quando tutto va bene, potete figurarvi quanto rapidamente arriva nei periodi di crisi economica, con il sistema sanitario ridotto e la popolazione che non può pagare l’assicurazione per avere accesso nemmeno alle cure primarie. Ed è così, in questo clima di disperazione, che molte persone per non gravare sui famigliari scelgono di donare il loro corpo ai laboratori scientifici, così da non dover affrontare le spese funerarie. Ma la cosa più scabrosa, se può esserci qualcosa di più scabroso di questo, è che a volte la crisi è così elevata che sono gli stessi parenti dei defunti a scegliere di dare i corpi ai laboratori, privando così i loro cari di una degna sepoltura, prassi tra l’altro molto importante per la religione greco ortodossa.
Insomma, la situazione è davvero terribile, e non si parla di epoche medievali, ma dei giorni nostri, in un paese sviluppato che sembra diventato peggio del terzo mondo.
Ma in questo clima di disperazione, come un raggio di sole nel buio, vi è la lodevole capacità dei greci di unirsi, per affrontare il problema nonostante i soprusi governativi e bancari. Infatti i medici, gli infermieri ed i professionisti sanitari iniziano a dare vita a quella che chiameranno “La clinica sociale“, un vero e proprio centro dove in questi tempi di crisi i medici e specialisti offrono assistenza ai greci gratuitamente, salvando in pochi anni più di 70mila vite umane.
E’ sorprendente come l’umanità della gente possa trovare nelle proprie capacità, unite al loro amore, la forza di sopperire anche ai disagi creati da coloro che dovrebbero essere dalla parte del popolo che invece opprime. E mi ha veramente emozionato sapere che chiunque, in questa catena di aiuto umanitario ha fatto qualcosa per contribuire, così l’idraulico aggiusta delle perdite, l’elettricista aiuta con i cavi per le attrezzature mediche, la domestica e la casalinga cucina e pulisce gli ambulatori e così via, contribuendo attivamente al buon funzionamento del servizio sanitario, così fondamentale, come se fosse un vero e proprio “Grazie” per le cure ricevute.
Questo dimostra che il popolo, se vuole, può unire le singole capacità di ciascuno per dare vita a qualcosa di veramente straordinario. E questa solidarietà è divenuta così straordinaria da essere notata anche dall’ ipocrita Unione europea che ha addirittura scelto di dare loro un premio che giustamente è stato rifiutato, dal momento che tale catena è stata creata a causa del loro brutale abbandono. Un paradosso spaventoso se ci si ferma a riflettere.
“Memorandum una moderna tragedia greca” narra i fatti per quelli che sono e che sono stati, mostrandoci una faccia della medaglia dell’Europa che spesso ignoriamo, ma ci mostra anche lo straordinario potere che un paese davvero unito possiede: l’amore per il prossimo. Ma in Italia ci sarebbe lo stesso tipo d’amore?
Questo libro è un must have per tutti coloro che vogliono sapere cosa una situazione politica può creare in un paese, una situazione che probabilmente ci riguarda più di quanto pensiamo, dal momento che a capo di questa crisi c’era anche lui, Mario Draghi, colui che adesso sta gestendo il nostro Bel Paese.
Lo stile e le impressioni
“Memorandum una moderna tragedia greca” narra i fatti di una crisi e di un paese con una semplicità di comprensione davvero sorprendente. Trovo davvero ottima l’idea di suddividere i fatti in capitoli, utilizzando per la narrazione terminologie comprensibili ad ogni tipo di lettore (ci sono anche delle spiegazioni aggiuntive in alcuni punti a fine pagina, ottimi anche quelli per capire meglio). Questo saggio è ricco di informazioni ma anche di sentimenti, quelli dei greci in primis, poiché i poveri protagonisti dello sfascio del loro paese. Un libro da avere e da far conoscere, per far sapere quello che poco distante da noi è accaduto e per cercare di non farsi guidare verso la stessa fine. Ma è anche un libro di speranza, che dimostra come a volte l’unità del popolo, anche se senza denaro, ha valori ben più importanti nel cuore, valori che il denaro non compra e che non potrà mai comprare, ma sulla quale si può davvero contare in qualsiasi evenienza e necessità.
Bidibibodibibook cerca sempre la magia nelle sue letture, ed in questa qual’è?
In questo libro la magia è racchiusa nel coraggio dei greci di farsi forza e di superare assieme le difficoltà che l’Unione europea ha creato per i suoi egoistici interessi economici, mettendo in ginocchio un paese membro pur di favorire le banche e coloro che le gestiscono.
- Titolo: Memorandum una moderna tragedia greca
- Autore: Antonio Di Siena
- Casa editrice: L.A.D. Edizioni
- N. Pagine: 172
- Prezzo al pubblico: € 10,00