Mi concederesti ancora un ballo?

Mi concederesti ancora un ballo?

Dopo “Mi concederesti un ballo?Raffaele Di Leva ci regala una seconda e conclusiva emozione. Tutta da scoprire.

Carissimi amici, dopo esserci lasciati con “Bad Man“, un thriller inquietante quanto curioso e ricco di intrighi, eccomi tornata per proporvi stavolta un romance che è in realtà il sequel di “Mi concederesti un ballo?“, la tenera storia di Cristina Dell’Acqua e Francesco Castaldo, due giovani ragazzi che nel primo romanzo abbiamo saputo apprezzare molto per le loro caratteristiche caratteriali e non solo.

Mi concederesti ancora un ballo?” ci mostra due protagonisti più maturi, più consapevoli del loro legame sentimentale e proprio per questa consapevolezza Cristina e Francesco fanno di tutto per mantenere saldo il loro rapporto.

Se siete curiosi di conoscere un pò di più questo romanzo vi consiglio di mettervi comodi, stiamo per respirare un pò di quella brezza tiepida e frizzante del Sud Italia, luoghi in cui la storia è infatti ambientata.

Sull’autore

L’autore di “Mi concederesti ancora un ballo?” edito da Viola Editrice, come vi ho già accennato prima è Raffaele Di Leva, scrittore napoletano nato il 27 gennaio del 1988.

Di Leva ha una laurea in Ingegneria Aerospaziale e Astronautica e lavora come analista programmatore e sviluppatore informatico.

Si considera un vero amante dei romanzi rosa di natura filo-parigina e della semplicità nel quotidiano, caratteristiche che si ritrovano perfettamente anche nella sua scrittura e nel suo stile narrativo. Di Leva sa accompagnare il lettore tra le strade di Napoli e li fa entrare nella narrazione attraverso gli occhi dei personaggi, a cui affida il compito di descrivere ogni minimo aspetto della vita che accade loro o che per meglio dire fa accadere loro.

Ha esordito nel mondo della letteratura con “Gli incontri del destino“, anch’esso edito da Viola Editrice (2020) e grazie a questo brillane esordio ha ricevuto una menzione d’onore durante la XII Edizione del Premio Letterario Internazionale Montefiore.

“Mi concederesti un ballo?” (2023) rappresenta il prologo del suo nuovo romanzo rosa che si conclude proprio con questa seconda parte “Mi concederesti ancora un ballo?” (2024) di cui vi sto per parlare.

Il libro

Con “Mi concederesti ancora un ballo?” torniamo a immergerci nel pittoresco e magico clima partenopeo a cui tanto ci eravamo affezionati leggendo “Mi concederesti un ballo?“. E se già il clima ci riporta nella bellezza della storia che avevamo saputo apprezzare è ritrovando i due protagonisti Francesco e Cristina che entriamo fin da subito in sintonia con il sequel della narrazione che avevamo interrotto col capitolo precedente.

Francesco e Cristina fanno sognare per quello che sono, lui amante dell’arte in tutte le sue forme e lei una grande promessa della pallanuoto, una fuoriclasse che sa quello che vuole e sa che i sogni si avverano solo se li si coltiva giorno per giorno. I due sembrano fatti l’uno per l’altra anche per queste caratteristiche che li contraddistinguono.

Il loro legame è d’altri tempi: puro e solido, come sempre l’amore dovrebbe essere, ma quante volte poi è realmente così?

“Da un lato Francesco aveva vinto la propria timidezza, attingendo a un serbatoio creativo di idee, dall’altro, Cristina aveva ricevuto quei piccoli gesti d’amore di cui aveva bisogno e che, suo malgrado, non aveva mai avuto il piacere di vivere.”

da pag. 33 di “Mi concederesti ancora un ballo?

Francesco è timido, ma i sentimenti che prova per Cristina sono così autentici da riuscire passo dopo passo a mettere da parte la sua timidezza. Cristina invece è determinata e la sua passione per lo sport la porta a raggiungere i suo obiettivi con tenacia e successo. Ma se queste sono le caratteristiche che avevamo già conosciuto nel primo libro a loro dedicato, qui ci immergiamo completamente nelle loro vite, conoscendo più da vicino anche le famiglie e ritrovando con piacere Mariangela, la sorella inseparabile e curiosa di Cristina.

Mariangela è un collante importante in “Mi concederesti ancora un ballo?” perché riesce a rendere più soft anche quelle situazioni struggenti che si verranno a creare all’interno del romanzo.

Le belle situazioni vissute assieme si scontrano con delle incomprensioni che spesso portano le persone che vivono queste belle emozioni a non sentirsi degni di viverle, come se il pentimento portasse quel tipo di frattura che con lo scorrere dei giorni spinge i protagonisti a non essere più degni l’uno dell’altro.

Ma quando l’amore è forte si supera tutto quanto, quello che conta è riuscire a costruire delle basi su cui potersi sostenere a vicenda e solo con quelle si saprà di poter contare sempre in chi si ama, nonostante tutto.

“Hai presente le unghie che ti sei fatta decorare l’altro giorno da Raffaella, l’estetista? Te le spezzo una a una se non la smetti!” Sussurrò a bassa voce Cristina nell’orecchio della sorella.”

da pag. 65 di “Mi concederesti ancora un ballo?

I due protagonisti si amano, ed è proprio questo loro forte legame che li aiuta a superare e ad affrontare ogni avversità, anche grazie a una buona stella che è dalla loro parte. Il loro futuro è insieme, lo sanno benissimo e sono disposti a tutto pur di far funzionare la loro unione.

Insieme sono una forza e uno è il sostegno dell’altra persona. Abbiamo quindi ritrovato in questo sequel una coppia più forte e più definita, che sa cosa vuole e che sa che la parola “insieme” è fatta sia di avversità ma anche di grandi soddisfazioni, che si rafforzano grazie ai loro equilibri e alla loro immensa forza di volontà.

Mi concederesti ancora un ballo?” è un romanzo che fa sognare perché è genuino, semplice nelle situazioni e molto ben definito, caratteristiche che consentono al lettore di affezionarsi molto alle vicende e anche ai suoi protagonisti.

Lo stile e le impressioni

In “Mi concederesti ancora un ballo?” lo stile genuino di scrittura di Di Leva lo si sente fin da subito ed è questa caratteristica che rende il romanzo davvero piacevole.

Le vicende scorrono velocemente e la descrittivà così ben fatta consente a chi legge di immaginare davvero i luoghi e le vicende narrate nella propria mente, come se stessimo in realtà guardando un film più che leggendo un libro cartaceo. Caratteristica che a me personalmente piace moltissimo.

Dei protagonisti ci si innamora subito, così come le vicende inducono a sognare che anche al di fuori della vita di questo libro possano esistere davvero delle relazioni come quelle che animano questo romance.

Tra la realtà e la finzione spesso però c’è un abisso, ma la cosa certa è che un pò di sana dolcezza fa sempre piacere e poi…a volte è bello anche sognare! 😉

Mi concederesti ancora un ballo?
La copertina di “Mi concederesti ancora un ballo?” di Raffaele Di Leva
  • Titolo: Mi concederesti ancora un ballo?
  • Autore: Raffaele Di Leva
  • Traduzione:
  • Casa editrice: Viola Editrice
  • Collana: Storie di vita
  • Anno edizione: 2024
  • Formato: cartaceo
  • In commercio dal: 26 marzo 2024
  • N. Pagine: 183
  • EAN o ISBN: 9791281806009
  • Prezzo al pubblico: 16,00€ (brossura)

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