Un amore di libro, un racconto straordinario, che apre il mondo verso punti di vista spesso dimenticati, ma speciali
Oggi voglio parlarvi di “Quasi arzilli”, il primo libro scritto da Simona Morani ed edito dalla casa editrice Giunti. La sua prima edizione risale al mese di marzo del 2015, ma io l’ho acquistato solo poche settimane fa.
Sull’autrice
Simona Morani è una giovane autrice nata a Faenza nel 1982 ma cresciuta a Canossa in provincia di Reggio Emilia.
Ha una laurea in lingue e vive in Germania, dove lavora come giornalista culturale, come interprete e redattrice per il cinema e la televisione. Tiene anche alcuni corsi di lingua italiana presso la Volkshochschule di Monaco.
Con questo libro, che come dicevo prima è stato anche il suo esordio, ha ottenuto talmente successo tra pubblico e critica, da vincere addirittura il Premio Zocca Giovani 2016.
L’anno successivo pubblicherà un altro libro intitolato “Cuore delicato lavare a mano”, che non ho ancora letto ma che sicuramente avrò modo di raccontarvi prossimamente.
Il libro
In un bar denominato “La Rambla”, in un paese dell’Appennino Reggiano, 4 amici, ormai anziani e pensionati, elaborano la scomparsa del loro caro e vecchio amico Ermenegildo, proprietario di un’ortofrutta del posto, appena scomparso.
La morte dell’amico sveglierà in loro quel campanello d’allarme che inesorabilmente il tempo che scorre trasforma sempre più in una amara realtà: la morte che incombe e che non risparmia nessuno.
Ognuno quindi cerca a suo modo di scacciare ancora per un po’ questa triste verità, e capitolo dopo capitolo si scoprirà qualcosa di più sui caratteri dei gagliardi protagonisti di tutto il racconto, che daranno a questo libro una incantevole ventata di ironia, facendo affezionare ogni lettore a ciascuno di loro.
Ma chi sono questi anziani protagonisti? Sono Ettore, il più riservato tra tutti e denominato “Putto” poiché non ha mai avuto una moglie, colui che da quando Ermenegildo è venuto a mancare non salta un giorno dal dottor Minelli a cui toccherà il compito di rassicurarlo quotidianamente sul suo stato di salute, poi c’è Gino che tutti chiamano “Apecar” per via del mezzo sgangherato che guida nonostante la sua ormai incapacità, che lo renderà un pericolo pubblico noto ormai a tutto il paese.
“Se domattina sono ancora vivo, è destino che devo fare qualcosa”
Pensiero di Ettore nella notte
Ma non è finita qui, perché c’è anche Basilio, l’ex comandante della 26° Brigata Garibaldi che prenderà di mira il giovane straniero che ritirerà il negozio del caro amico ormai defunto, e per finire c’è Riccardo, che con la sua sacca maleodorante attaccata al fianco per l’intervento subìto, non è di certo un tipo che può passare inosservato.
Ma se ognuno di loro ha qualcosa di diverso a cui aggrapparsi per far scorrere il tempo al di fuori delle mura del loro solito bar, c’è una minaccia che li accomuna, ed essa ha un nome: “Villa dei Cipressi”, ovvero una moderna struttura di accoglienza per anziani, alla quale ognuno di loro non vuole assolutamente rassegnarsi a metterci piede.
Riusciranno nel loro intento? Per saperlo non resta da fare altro che leggere questo simpaticissimo libro, e magari scoprirete anche di fare il tifo per questi divertenti protagonisti a cui ciascun lettore finirà per voler loro del bene.
Lo stile
Questo libro utilizza un gergo ed uno stile molto attuale, non risulta quindi difficile da leggere e da seguire. Anche i capitoli sono ben suddivisi, permettendo al lettore di non perdere praticamente mai il filo del racconto.
Si sviluppa seguendo l’ordine cronologico dei fatti che accadono, regalando, tra un capitolo e l’altro, anche frammenti di dettagli in più sulle caratteristiche dei protagonisti di tutta la storia.
Una caratteristica di questo libro è quella di includere spesso dei piccoli dialoghi utilizzando il gergo dialettale del posto in cui si svolge il racconto, dettaglio che non fa altro che rendere ancora più reale ogni avvenimento del romanzo, ed a volte fa anche scappare una risata.
Le impressioni
Sono molte le sensazioni che quest’opera riesce a smuovere negli animi di chi lo legge, come il dolore della perdita di un amicizia di vecchia data, così come la paura dell’imminente fine che prima o dopo ognuno è chiamato a fare.
Ma la cosa che mi ha stupita di più, è il modo in cui anche questi argomenti così difficili e duri da affrontare possano essere in realtà affrontati con una chiave ironica ed uno spirito quasi capace di esorcizzare, con le vicende quasi più ovvie della vita, in un modo così calmo e naturale.
Se qualcuno crede di trovare dispiacere e tristezza tra le righe di questo libro si sbaglia, perché è l’esempio lampante di come anche le più reali ed inesorabili fasi dell’esistenza umana possano essere esorcizzate ed affrontate in un modo semplicissimo: continuando a vivere.
Perché la chiave di tutto è non fermarsi mai, come Gino e la sua Ape, come Ettore ed i suoi malori inesistenti.
Si ride, ci si emoziona e ci si arrabbia anche un po’ in questo libro, un po’ come accade nella vita di tutti i giorni, ma di una cosa sono certa: quando lo avrete terminato sentirete un po’ la mancanza di questa combriccola di anziani “quasi arzilli”, così come vi sorprenderete del finale inaspettato.
“Viva la libertà!”
Questo libro l’ho scoperto quasi per caso, anzi, escluderei del tutto il “quasi”, poiché è stata proprio una scelta avvenuta per pura curiosità in una delle mie solite ed abitudinarie gite in libreria.
Sono stata attratta inizialmente dal volto allegro di un simpatico vecchietto su un’Apecar, per poi decidere di acquistare il libro dopo aver dato una veloce lettura alla breve trama sul retro.
E adesso che l’ho letto posso dire che averlo scoperto è stato un vero e proprio colpo di fortuna.
Bidibibodibibu cerca sempre la magia nelle sue letture, ed in questa qual’è?
La magia di questo libro è racchiusa nell’ironia con cui si approccia ad argomenti talvolta difficili da affrontare, è un inno alla vita ed alla libertà, raccontata da una giovane autrice che con tanto amore e serenità ha saputo dare vita a personaggi destinati a restare nel cuore del lettore per sempre.
- Titolo: Quasi arzilli
- Autore: Simona Morani
- Casa editrice: Giunti
- N. Pagine: 175
- Prezzo al pubblico: €12,00
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