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Recupero dell'essenziale

Recupero dell’essenziale

Ciao lettori e bentornati! Oggi, come vi avevo accennato ieri nelle storie di Instagram, vi voglio parlare di “Recupero dell’essenziale“, una bellissima quanto emozionantissima raccolta di poesie nate dalla mano esperta di Michela Zanarella. Ogni sua poesia è un inno alla vita, ma anche un invito alla riflessione sull’esistenza, ed è palpabile il sentimento che lei mette in ogni verso che compone ogni poema. Un sentimento che ho “respirato” anche nel romanzo “Magnete” di Stefania Meneghella, dove la sensibilità personale dell’autrice è chiaramente intrinseca nei personaggi della storia.

Quello che sto per raccontarvi è un libro introspettivo, intimo al punto che talvolta si ha quasi paura ad addentrarci nelle “viscere” di questi versi. Una paura di non cogliere nel modo giusto i sentimenti che hanno scaturito tali parole, perché a volte le poesie sono così personali da regalare al lettore delle sfaccettature diverse a seconda degli animi che le accolgono e le assimilano. Un pò come succede con le opere d’arte in un museo: ci si sofferma ad ammirarle nel loro splendore, le si osserva a cuore aperto e poi ogni parte inizia a scaturire delle emozioni diverse che, nel loro insieme unico ed inimitabile, rendono meravigliosa la composizione.

Questo è quello che “Recupero dell’essenziale” è stato per me. Una “galleria” di opere scaturite dalle esperienze e dalle conoscenze di questa autrice che, con molta sensibilità ed emozione, ha dato forma a questa lettura che consiglio a chiunque ami la poesia.

Adesso mettetevi comodi sulla vostra poltrona preferita ed aprite il vostro cuore mentre leggete la continuazione di questo articolo! 💗

Sull’autrice

Recupero dell’essenziale“, come già detto sopra, è la raccolta di poesie nate dalla penna di Michela Zanarella che ha già pubblicato ben diciassette libri con altre sue raccolte. E’ nata a Cittadella, in provincia di Padova nel 1980 ma dal 2007 vive e lavora a Roma. Questa raccolta viene pubblicata a distanza di cinque anni da un’altra sua fortunata raccolta intitolata “Le parole accanto“. Entrambe le opere sono state pubblicate da Interno Libri.

Negli Stati Uniti, nel 2018, è uscita in edizione inglese la raccolta tradotta da Leanne Hoppe intitolata “Meditations in the Feminine“, edita da Bordighera Press.

Michela Zanarella è giornalista, autrice di libri di narrativa e di testi per il teatro, è redattrice di Periodico italiano Magazine e Laici.it. Le sue poesie sono state tradotte in inglese, francese, arabo, spagnolo, rumeno, serbo, greco, portoghese, hindi, cinese e giapponese.

E’ anche tra gli otto co-autori del romanzo di Federico MocciaLa ragazza di Roma Nord“, edito da SEM.

Il libro

“Recupero dell’essenziale” è un libro che prende forma dal mistero delle coincidenze, racchiudendo al suo interno le tante sfaccettature della vita. L’opera è frutto del recupero di poesie andate perdute a causa di una terribile ed irreparabile rottura dell’hard disk dell’autrice che, grazie ad alcuni suoi amici, sono stati in buona parte fortunatamente salvati.

La raccolta è dedicata all’amica Marcella Continanza, nota voce della poesia contemporanea ed ideatrice del Festival della Poesia Europea di Francoforte sul Meno, purtroppo recentemente scomparsa. La prefazione è egregiamente curata da Dante Maffia, mentre la postfazione, che anch’essa dona lustro all’opera, è di Anna Santoliquido.

Recupero dell’essenziale” è una raccolta di riflessioni, di sensazioni, di speranze, di malinconiche memorie ma anche di profonde osservazioni di vita. Ogni composizione è legata all’esistenza, ed in qualche modo anche allo scorrere del tempo che, inesorabilmente fugge via, lasciandoci molte emozioni e molte riflessioni che nel tempo, attraverso ogni verso, possiamo ripercorrere, come talvolta accade con le fotografie.

In questa raccolta poetica ci sono anche composizioni che l’autrice dedica ad autori illustri, regalandoci il suo personale sentimento in merito ad essi, ed è a mio parere molto curioso notare come a volte gli autori a cui lei dedica i suoi versi siano differenti gli uni dagli altri, caratteristica che mette ancora più in luce lo spirito d’osservazione profondo ed eclettico della Zanarella.

“Avrebbero potuto toglierti il quaderno, legarti mani e piedi ma non avresti mai smesso di raccontare l’eternità del fico d’India…”

Tratto da “Su questa terra che si chiama Palestina” (a Mahmud Darwish) pag. 76

Nei suoi versi c’è il dolore e le difficoltà che lei stessa ha percepito nelle opere di alcuni autori e nelle memorie di personaggi illustri a cui dedica i suoi poemi, come la difficile libertà di espressione di Mahmud Darwish, o ancora l’elogio alla dignità della classe proletaria nella poesia che scrive per Pier Paolo Pasolini, una composizione che meriterebbe una approfondita considerazione e che se la rileggessi mille volte sarei certa di trovare sempre qualcosa di nuovo su cui parlare e riflettere, perché questo è il potere dei componimenti poetici: ti spingono ad una analisi sempre più approfondita, a considerazioni sempre più profonde ed ogni singolo verso ha qualcosa da regalare a chi li legge.

Michela Zanarella dedica molto spazio anche al firmamento nelle sue composizioni, alla luna in particolare. Da sempre infatti gli autori di poesie affidano i loro sentimenti e le loro speranze nella luce più luminosa della notte, che, forse proprio per la sua luce, è spesso associata al sogno ed alla speranza. Non sono infatti i sogni e le speranze ad alimentare le nostre vite?

“Tu che hai visto il crollo della vita ora puoi dettarmi ancora la pazienza del cielo.”

Tratto da “La luna a quest’ora” pag 31

Le stagioni sono spesso citate nelle poesie, ed anche la Zanarella dedica ad esse molte delle sue composizioni. L’autunno e la primavera sono le stagioni del periodo nel mezzo, dove alla prima le si affidano i pensieri più malinconici ed anche le riflessioni talvolta legate ad un tempo ormai irrimediabilmente svanito, mentre alla primavera spetta l’onere di portare quel tepore tiepido che è tipico del risveglio dei sensi e della pace con il passato per un sereno domani.

Sempre alle stagioni, ma stavolta a quelle più decisive quanto incisive, è dedicato il senso della vita e della morte, dove il senso del tatto acquista un senso figurativo e sentimentale: il freddo è la morte, la solitudine ed il dolore, che calza a pennello con l’inverno. Mentre l’estate, con il suo calore, i suoi colori e con le sue sfumature è la vita.

E nell’insieme le stagioni sono il tempo che scorre, a cui si associa la natura che muta, come l’esistenza della vita umana, che cambia con le stagioni, mettendo in risalto sentimenti e profonde emozioni che le parole sanno amplificare all’infinito.

La natura, la notte, il giorno, le stelle, il sole e la luna danno vita al cosmo infinito e mutevole, a cui l’essere umano, con la sua esistenza fragile quanto unica ed irripetibile, dà vita ai sentimenti e alle sensazioni più svariate, che le parole imprimono nei versi di quest’opera, trasformandola in un qualcosa di unico e di profondo, di così personale da essere letto come un dono, perché le poesie sono anche questo: il recupero dell’essenziale della nostra vita e delle vite di chi ci ha dato il permesso di percepirne le vibrazioni più intime.

Lo stile e le impressioni

Recupero dell’essenziale” è un opera che non può mancare nella biblioteca di chi, come me, ama le poesie. Io forse sarò di parte dal momento che le poesie le scrivo (anche se non le ho mai pubblicate seriamente purtroppo), ma credo che le composizioni poetiche siano uno dei modi più belli e personali di dare il proprio senso alla vita.

E credo che Michela Zanarella, in queste composizioni brevi ma intense, abbia saputo imprimere tra le righe tutte le sensazioni che percepisce dalla vita, tutti i pensieri e tutte le paure che talvolta sente. Ma credo che abbia anche saputo regalare al lettore una sua personale interpretazione sulle esistenze di tutti quei personaggi a cui ha dedicato alcune delle composizioni contenute in questa raccolta.

Una lettura scorrevolissima, profonda, struggente ed intensa che merita di essere letta almeno una volta nella vita, perché sono certa che prima o poi, alcuni di questi versi una volta letti torneranno a farci compagnia nel cammino delle nostre vite.

Bidibibodibibook cerca sempre la magia nelle sue letture, ed in questa qual’è?

In questo libro la magia è racchiusa nella sensibilità dell’autrice che, mettendoci il cuore in ogni verso che ha composto, sa trasmettere al lettore emozioni davvero grandi, regalandoci una lezione che è racchiusa benissimo in questa frase che io amo tantissimo, scritta da Antoine de Saint-Exupéry nella sua opera più famosa: “Non si vede bene che col cuore, l’essenziale invisibile agli occhi.” (Il Piccolo Principe)

La copertina del libro “Recupero dell’essenziale” di Michela Zanarella
  • Titolo: Recupero dell’essenziale
  • Autore: Michela Zanarella
  • Casa editrice: Interno Libri
  • N. Pagine: 100
  • Prezzo al pubblico: € 13,00 (versione cartacea)

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