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Rumple Buttercup di Matthew Gray Gubler

Rumple Buttercup, la tenera storia illustrata di Matthew Gray Gubler

Quella che vi racconterò oggi, è una storia che riuscirà a toccare i cuori di grandi e piccini. Mettetevi comodi e preparatevi a fare un salto nei sotterranei di una grande città, in compagnia di un ranuncolo speciale, anche se ancora non sa di esserlo! Siete pronti? Allora buona lettura!

Sull’Autore

Matthew Gray Gubler è un giovane attore nato a Las Vegas, dai più è sicuramente noto per il suo ruolo come Spencer Reid, il profiler talentuoso e super nerd della famosissima serie “Criminal Minds”.

E’ molto attivo sui social, dove i suoi follower possono vedere la sua creatività molto stravagante nelle sue svariante varianti.

I suoi disegni, molto originali da sembrare talvolta perfetti per un film alla Burton, sono apprezzatissimi, al punto che esistono vere e proprie schiere di fan che si tatuano i suoi lavori sulla pelle per non separarsene mai più.

Io li trovo originali, alcuni li apprezzo più di altri, ma in assoluto, il migliore tra tutti è sempre il piccolo Rumple di cui vi parlerò a breve.

Prima però lasciatemi dire che questo libro è il primo in assoluto realizzato da Gubler, che dimostra di avere uno spiccato talento nel raccontare storie, che fosse un bravo narratore forse ai più era risaputo dal momento che esistono delle sue tracce anche su Spotify, dove legge dei racconti di Poe, ma il meglio è tra le pagine della storia di questo dolcissimo ranuncolo di cui, sono certa, vi innamorerete presto! 

Il libro

In un luogo e tempo indefinito, c’è un simpatico mostriciattolo dalla pelle verde e dalle dita sproporzionate, un essere che si sente così diverso, da decidere di isolarsi dal resto del mondo.

Ma si sa, anche il più solitario degli esseri viventi non può trascorrere tutta la sua vita in solitudine, così, ben presto questo povero esserino dalla testa quasi calva, dalla bocca sdentata e dal corpo così sproporzionato, finirà per soffrire in silenzio, osservando il mondo e la vita dei bambini scorrere tra divertimenti e feste ricche di dolciumi.

A lui non resta altro che crearsi una fantasia tutta sua, dove poter vivere le stesse esperienze che dal suo rifugio osservava con tanta ammirazione, in compagnia di una sorta di amico immaginario di nome Carl, creato con scarti raccolti con discrezione per le strade della città, per ammazzare la noia ed illudersi di non essere solo, come invece sapeva di essere.

Un solo giorno riusciva ad uscire da quel nascondiglio sotto terra, il giorno del pigiama party annuale, quando tutti si divertivano e facevano festa indossando cose buffe, facendolo sentire meno diverso da come si sentiva i restanti giorni dell’anno.

Per nascondere i suoi tre capelli, utilizzava una buccia di banana raccolta in un cestino dell’immondizia, una cosa disgustosa, ma che lo faceva sentire più sicuro ed anche meno “brutto”.

Il giorno delle maschere era quello in cui tutti erano meravigliosamente strani, e lui, aspettava quel momento nei sotterranei in cui viveva contando le settimane.

“Aren’t you going to watch the Parade this year?”

Un bimbo alla festa

La felicità di Rumple è alle stelle, non vede l’ora di indossare la sua buccia di banana ed uscire tra la folla, per sentirsi meno diverso e anche meno brutto, tra tutte quelle persone che vede così speciali da non fargli notare le sue qualità.

Ma cosa succede se la buccia di quella banana, la sua unica salvezza per quel giorno magico tanto atteso, non dovesse più esserci?

Immaginate la disperazione del povero Rumple, che si sente sfumare anche l’unica e tanto attesa occasione di poter vivere un momento da comune mortale.

E se Carl, il suo amico immaginario iniziasse a parlargli? Un momento…come può un personaggio fatto con scarti parlare? E se invece non fosse Carl ma qualcuno dal mondo reale?

“Why would we be scared of you?”

Un bimbo vero

La festa per Rumple potrebbe essere ancora una dolce verità possibile!

Perché forse non è poi così tanto strano come si vede lui, ed infondo, anche se fosse, che cosa cambierebbe?

E se invece fossero gli altri ad apparire non così tanto perfetti come apparivano agli occhi di Rumple? Beh, chi l’ha detto che al mondo tutti siano perfetti, e soprattutto, la perfezione cos’è?

Una storia dolce, quella scritta ed illustrata da Gubler, ed edita dalla Penguin UK, una di quelle storie che fanno sorridere ed anche riflettere, che sanno scaldare i cuori e che ci portano a comprendere che a volte la felicità non è poi così lontana dai nostri occhi, infondo sta a noi non sminuire noi stessi, ed a volte è imparando ad amarci un po’ di più che impariamo a vedere anche il lato bello dei nostri difetti, anche per poter apprezzare quelli degli altri.

Lo stile e le impressioni

Questa storia è in inglese, purtroppo ne esiste una versione in giapponese, ma nessuno l’ha ancora tradotta in italiano.

Forse questa è l’unica pecca che ho riscontrato, perché purtroppo non tutti gli italiani sanno l’inglese, e questo toglie a molte persone l’opportunità di conoscere questa dolce storia, che nel suo insieme è leggera, adatta ai più piccoli, anche grazie alle tenerissime illustrazioni che lo stesso autore ha messo in tutto il racconto, ma se la storia nell’insieme sembra pensata per i bambini, sezione di cui tra l’altro fa parte il libro, il collante narrativo di questa opera vive grazie ad un significato che tocca anche i grandi, insegnandoci più valori in una sola storia, ovvero di dare valore a noi stessi, senza mai giudicare nessuno, perché nessuno è perfetto ma ognuno è speciale proprio grazie alle sue caratteristiche che lo rendono chi è veramente.

E se c’è una cosa importante nella vita, è che nessuno deve essere escluso per una menomazione o caratteristica fuori dal normale, perché quello che conta è volersi bene, fare parte dello stesso mondo e vivere in serenità, assaporando con gioia tutto quello che la vita ci regala, senza aver paura di non piacere agli altri, perché se noi impariamo a volerci bene, ci stupiremo di come gli altri ci accetteranno senza nemmeno vedere i nostri difetti.  

Bidibibodibibook cerca sempre la magia nelle sue letture, ed in questa qual è?

“La magia di questo libro è racchiusa nel suo significato intrinseco, che è di fatto una filosofia di vita. E’ racchiusa nei difetti che rendono deboli inutilmente chi li vive e possiede, e nel coraggio di superarli senza chiudersi nell’isolamento, ma accettandosi per essere accettati con più facilità. Perché nessuno è perfetto ma ognuno è speciale.”

La copertina di “Rumple Buttercup” il primo libro di Matthew Gray Gubler
  • Titolo: Rumple Buttercup a story of bananas, belonging and being yourself
  • Autore: Matthew Gray Gubler
  • Casa editrice: Penguin UK
  • N. Pagine: 136
  • Prezzo al pubblico:12,74

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