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Sono mancato all’affetto dei miei cari

Se cercate un libro capace di coinvolgervi in vicende famigliari con sarcasmo ed ironia, “Sono mancato all’affetto dei miei cari” di Andrea Vitali è quel che fa per voi.

Carissimi lettori, bentornati nel blog!

Dopo avervi lasciato con “Le pozzanghere hanno paura del sole” della scorsa settimana, oggi vi voglio parlare di un romanzo coinvolgente quanto ironico ed irriverente!

E quando in un racconto si narra di drammi e situazioni particolari con ironia, non si può che pensare ad Andrea Vitali! 😌

Uno degli autori che, a mio parere, sa sempre sviluppare temi spigolosi ed anche drammatici, con una frizzante serenità, data da ragionamenti molto “terra a terra” che spesso lascia fare ai protagonisti dei suoi romanzi.

Siete già impazienti di conoscere un pò meglio “Sono mancato all’affetto dei miei cari“? Allora non perdiamo altro tempo e…buon proseguimento di lettura! 😉

Sull’Autore

“Sono mancato all’affetto dei miei cari” è un’altro dei capolavori della scrittura dei nostri tempi, nato dalla ironica e sempre originale penna di Andrea Vitali.

Sono sicura che tutti voi conoscete questo autore, dal momento che ha scritto davvero tantissimi libri! 📚

Io ne ho letti diversi, ed ogni volta mi è stato impossibile non sorridere durante le sue letture! 😂

Questo perché Vitali sembra proprio avere un innato traporto nel conferire un pizzico di piacevole ironia a ciascuna delle sue storie, come dire, sembra sia un pò “la sua firma d’autore”! 😉

In ogni caso, per chi non lo abbia mai sentito nominare, posso dirvi che è nato sul Lago di Como, per l’esattezza a Bellano, luogo in cui spesso ambienta i suoi scritti.

Classe 1956, prima di dedicarsi completamente alla scrittura, è stato un medico ed ha svolto questa professione fino al 2008.

Inutile dire che ogni sua pubblicazione è diventata un best seller! 😌

Ha pubblicato con diverse case editrici.

Il romanzo di cui sto per parlarvi è uscito nelle librerie con Einaudi, che dello stesso autore ha anche stampato “Documenti, prego” nel 2019, “Il metodo del dottor Fonseca” nel 2020 e “Vivida non amour” nel 2021.

Il libro

Siamo in un paese della provincia lombarda, è qui che “Sono mancato all’affetto dei miei cari” è ambientato.

E’ ambientato nel periodo tra gli anni ’60 ed ’80.

A raccontare la storia è un padre di famiglia, tutto casa e lavoro, un uomo genuino senza vizi e senza nessun’altra ambizione, se non quella di veder funzionare alla perfezione la sua amata ferramenta.

Questo padre ha tre figli: Alice, la più grande, è una donna che studia per diventare una maestra, in quanto donna, al padre non serve nella ferramenta, dal momento che il mestiere di vendere attrezzature da lavoro è visto da lui come “cosa da uomini“.

Alberto è il secondo figlio, “una testa di cazzo” come viene considerato dallo stesso padre, è svogliato e decisamente un disastro a scuola, dove non solo non si applica, ma fa fare delle gran brutte figure ai genitori.

Poi c’è Ercole, detto Ercolino perché nato settimino, che anche se mangia per due è da sempre magro come i chiodi che il padre vende nella ferramenta sotto casa.

La moglie di questo commerciante è una casalinga, impegnata a crescere i figli e a mandare avanti il menage familiare.

Tra marito e moglie la vita scorre serenamente, tra i classici alti e bassi che fanno parte della vita di famiglia.

Questo padre si alza ogni giorno all’alba, per mandare avanti la sua attività che gli permette di mantenere tutta la famiglia.

Per quest’uomo l’istruzione è un impiccio, essendo un uomo fatto di concretezze, predilige chi si spezza la schiena per portare a casa il pane e non vede altro modo per poter condurre una vita dignitosa.

I figli saranno di altrettante vedute? 😏 

Ma certo che no!

“Avevamo mangiato in un silenzio tale che si era sentito solo il risucchio perché c’era la minestra.”

da “Sono mancato all’affetto dei miei cari” pag. 29

Per fortuna che Alice, la figlia maggiore, ha sposato Anselmo, un uomo tutto d’un pezzo che lavora come rappresentante per la ditta che rifornisce la ferramenta, lui sì che è un lavoratore come lui!

O per lo meno è quello che lascia pensare! 😅

Ma cosa succede quando la verità di questo uomo verrà a galla?

Alice è una madre con un figlio piccolo ed uno in arrivo, e se torna all’ovile, chi ci rimette è sempre e solo il capofamiglia, soprattutto se la moglie si schiera sempre a difesa dei figli!

Ci sarà un figlio su cui il povero padre potrà contare, o almeno si spera.

Che sia Alberto la sua speranza? 🤔 Forse sì!

Del resto da quando, dopo l’ennesimo richiamo del preside, il padre lo ha rimosso dalla scuola e praticamente costretto a lavorare nella ferramenta, sembra che il ragazzo abbia trovato la retta via.

Alberto sembra essere diventato tale e quale a lui! Perfino con le battute! 😉

Tra i due inizia un vero lavoro di squadra, sia in ferramenta che in casa.

Ma quando l’amore coglie il secondogenito, tutto verrà nuovamente messo sottosopra e a pagarne le conseguenze sarà ancora una volta il povero padre.

Ercolino nel frattempo cresce, diventa un giovane studente modello, sempre solitario e con la testa china sui libri.

Intraprende lo studio di filosofia, vince delle borse di studio che gli permettono di viaggiare.

L’idea di seguire le orme del padre non lo sfiorano minimamente. Del resto lui è quello che si dice “un alternativo“!

E che razza di alternativo! 🤣 Dovete proprio leggere il libro per farvi quattro risate, perché anche solo la descrizione di come Ercolino si presenta a casa, di ritorno da un master della durata di sei mesi, è uno spasso esagerato!

Intanto il Catena era entrato e mi aveva chiesto, Chi è quel barba?”

da “Sono mancato all’affetto dei miei cari” pag. 159

Tutti quei cambiamenti, tutte quelle speranze riposte in quei figli che aveva amato, accudito, fatto crescere e sperato potessero dare buoni frutti, sono diventate vane.

Avrebbe proseguito fino al resto dei suoi giorni la sua attività in ferramenta, contando solo sulle sue gambe e sulle sue mani, come sempre.

L’idea di vendere ed abbandonare la sua amata attività, non lo sfiorava affatto, e non voleva nemmeno che venisse presa in considerazione da nessuno!

Ma quando Alice propone Anselmo, il suo ex marito con cui ha segretamente ripreso a vedersi con la complicità della madre, come valido aiutante e futuro gestore di quella che per lui era la sua intera vita, la reazione è inaspettata.

Una reazione che lascia di stucco i famigliari, ed anche noi lettori, che solo in quel momento ci rendiamo veramente conto di essere diventati, in tutto e per tutto, spettatori e membri silenziosi di questa famiglia che potrebbe essere una come tante altre.

Con speranze e sogni andati in frantumi nel silenzio di quei sacrifici, fatti di amore e di desideri che troppo spesso non si realizzano mai.

Sono mancato all’affetto dei miei cari” è un libro sorprendente, ironico, divertente e coinvolgente.

Capace di trascinare il lettore fino al cuore pulsante di una vita fatta di desideri semplici quanto complessi, che appassiona e ci spiazza, come spesso fa la nostra vita.

Come spesso fanno le persone che amiamo.

Lo stile e le impressioni

Sono mancato all’affetto dei miei cari” è un libro che sa regalare emozioni forti e, allo stesso tempo, ci dona la possibilità di sorridere sull’ironia inserita tra le righe che compongono l’intero romanzo.

Vitali è un maestro nell’intessere storie complesse e anche drammatiche sul filone ironico fatto di battute e di “leggera volgarità di paese“, senza mai cadere nel grossolano e lo sgarbato.

Nella semplicità di una “famiglia genuina” come lo erano le famiglie di qualche anno fa, che si basavano su princìpi solidi, che le rendevano in un certo senso indistruttibili, nonostante i duri colpi che spesso i figli danno ai genitori, il lettore che ha vissuto gli anni settanta ed ottanta, respira anche un sentore di nostalgia per i bei tempi passati.

Lo stile di Vitali è inconfondibile, così spassoso ed ironico da strappare una risata a chiunque, anche nella drammaticità di una situazione narrata.

Stupendo così doppiamente il lettore che, se da una parte se la ride, dall’altra si meraviglia di come si possa ridere anche davanti ad una situazione in cui ci sarebbe in realtà da piangere per tutt’altro motivo.

Bidibibodibibook cerca sempre la magia nelle sue letture, ed in questa qual’è?

“In questo libro la magia è racchiusa nella capacità dell’autore di rendere leggera anche una storia che avrebbe tutte le caratteristiche per essere un vero e proprio dramma emotivo e familiare.”

La copertina del libro “Sono mancato all’affetto dei miei cari” di Andrea Vitali

  • Titolo: Sono mancato all’affetto dei mei cari
  • Autore: Andrea Vitali
  • Traduzione:
  • Casa editrice: Einaudi
  • Collana: Einaudi Stile Libero Big
  • Anno edizione: 2022
  • Formato: cartaceo
  • In commercio dal: 3 maggio 2022
  • N. Pagine: 176
  • EAN o ISBN: 9788806251994
  • Prezzo al pubblico: 16,00€ (Brossura) – 8,99€ (eBook)

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