Bidibibodibibook
Storia di un numero di Davide Rossi

Storia di un numero: la recensione

Bentornati cari lettori. Oggi faremo un viaggio molto intenso, un viaggio straordinario quanto terrificante. Perché dovete sapere che questo viaggio è fatto di realtà molto tristi che troppe persone scelgono di subire per raggiungere il proprio sogno: quello di una vita migliore.

Chi preferisce vivere ignaro dei fatti che accadono oltre il proprio naso, trascurando le difficoltà che vanno oltre la propria vita, da questo libro non verranno scossi, perché quest’opera è la voce di chi vuole aprire i cuori verso quelle vite fragili che troppe volte vengono erroneamente confuse con degli esseri da cui star lontani. Ma la verità è che anche loro hanno una storia alle spalle, talvolta così terribile che se dedicherete loro un attimo del vostro tempo, capirete di quanta fortuna spesso noi dimentichiamo di avere. 

Sull’autore

L’autore del libro di cui vi sto per parlare, intitolato “Storia di un numero” edito dalla Rossini Editore, si chiama Davide Rossi. Nasce il 18 gennaio del 1985 in un paese della provincia di Pavia chiamato Sant’Angelo Lomellina. I sui studi sono prettamente scientifici, ma da sempre nutre un profondo interesse per la letteratura ed il cinema, interessi che appunto non abbandonerà mai, ma che anzi coltiverà così tanto da dare dei buonissimi frutti, uno dei quali è questo libro di cui sto per parlarvi.

Dovete però sapere che Davide, seppur giovane, ha già alle spalle la stesura di diverse sceneggiature, una delle quali, scritta a sei mani, ha dato vita nel 2013 ad un film vero e proprio, intitolato “Benvenuti a casa Verdi” di produzione Muccapazza Film. In parallelo a questa entusiasmante esperienza cinematografica, Davide porta avanti l’esperienza letteraria, scrivendo poesie,  racconti brevi e saggi che realizzerà per partecipare a diversi concorsi. 

Tali esperienze daranno vita alla sua prima creatura letteraria vera e propria, intitolata “E alla fine c’è la vita”, che esce in libreria nel maggio 2018 con Apollo Editore.  Il romanzo piace, al punto che consentirà all’autore di fare il suo primo emozionante tour per presentare l’opera in più di dieci occasioni diverse. Non male come esordio vien da dire. ☺️

Parallelamente a questo primo successo, e ad esso collegato, Davide ha redatto un manuale di scrittura creativa intitolato “E alla fine c’è la scrittura”, culminato poi con il corso presso l’associazione torinese “Il cielo capovolto”.    

Il libro

Siamo in Africa, in un paese piccolo e miseramente povero, come del resto gran parte dell’Africa è. A raccontare questa storia è un giovane africano di cui non conosciamo il vero nome, perché la sua voce è in realtà la voce un po’ di tutti quanti coloro che cercando di inseguire i propri sogni ha varcato confini e vissuto mondi che nemmeno nei peggiori incubi della più scaltra e macabra mente umana potrebbero sorgere. Ci troviamo quindi a tenere per mano un giovane ragazzo che cerca di trovare nello studio, nella curiosità e nella scoperta, quel mondo che nella sua mente è talmente bello da apparire raggiungibile per davvero. 

La sua vita attuale è iniziata con un padre che se l’è data a gambe dopo un terribile femminicidio, lasciando nella più totale disperazione e difficoltà una moglie a cui già la vita ingiustamente aveva tolto un ragazzino, il fratello del nostro protagonista. Ma si sa, la vita deve pur continuare per chi non muore, ed è proprio procedendo in questa vita che il nostro amico e voce narrante della storia si ritroverà a vivere con la made ed il patrigno, un sarto artigiano, in un paese diverso ma pur sempre miserabile.

Qui il protagonista continuerà a sognare un mondo diverso, lontano da dove si trova, e forse proprio spronato da questo irrefrenabile sogno si appassionerò alla lingua italiana, che studia con passione, nella speranza di poterla un giorno parlare proprio là, in quel paradiso chiamato “Italia” che è da sempre la meta del suo cuore. Prima di partire però si troverà a dover subire delle pressioni da parte di gente corrotta e politicamente scorretta nel suo paese, che lo minacceranno proprio nei giorni in cui si troverà a dover gestire da solo il negozio del patrigno. Sarà in quel  momento di solitudine che sentirà pesare ancor di più nel suo cuore la sua fragilità come essere umano, una sensazione che vede il suo riscatto soltanto dalla scelta di fuggire, e non per paura, ma per voler vivere una vita migliore in un contesto differente.

Andando quindi contro ai suoi princìpi fondamentali, dove rubare non è contemplato, partirà, prendendo tutti i soldi della famiglia con la promessa di restituire presto ciò che ha preso.  

“Vorrei andare in Europa…”

Il giovane ragazzo a sua madre

Da qui ha inizio un lungo viaggio, fatto di luoghi sconosciuti e di esperienze difficili e terrificanti. Il nostro protagonista viaggerà con un autobus attraversando realtà sconosciute, imparerà che la vita è dura facendo esperienza sulla sua pelle. Comprenderà che la corruzione in realtà non è solo una piaga del suo paese, ma bensì di tutto il mondo. Imparerà che per il denaro la gente uccide, la gente violenta e la gente purtroppo priva i più fragili anche dell’identità, riducendo l’esistenza ad un vero e proprio numero. 

Il protagonista di questo racconto è il numero 8, un numero simbolico, che se capovolto non muta, così come non mutano i suoi sogni nonostante le torture ed i soprusi che dovrà patire. Ma il numero otto diventa anche simbolo di speranza se inclinato, quella speranza nella bontà del cuore che lo farà innamorare di una giovane ragazza che ricambierà il suo amore. Ma riusciranno a stare assieme durante quel terribile tragitto in Siria? Mano nella mano i due innamorati affronteranno difficoltà enormi, come il caldo torrido del deserto che miete morti quasi come gli esseri umani. Ma in Siria c’è la guerra, ci sono i bombardamenti, c’è odore di morte che aleggia ovunque, senza sosta, e sarà difficile rimanere uniti. 

“Non l’avrai mica ammazzato?”

I trafficanti di esseri umani

In un clima di violenza quasi surreale, il nostro più recondito desiderio è che questa dolce coppia resti unita per sempre, riuscendo a fuggire verso la loro meta. Ma ce la faranno? Rimarranno uniti fino alla fine o le loro strade si divideranno? Ed il nostro protagonista, quando scopriremo che verrà comprato ad un mercato dove la vendita di schiavi umani è all’ordine del giorno, finirà nelle mani di un mostro o di un angelo che gli salverà per sempre la vita? Questo lo lascio scoprire a voi, io vi dico soltanto che questo racconto vi saprà emozionare tanto, facendovi aprire gli occhi su tante realtà che spesso noi tutti, nella nostra tranquillità, cerchiamo di sorvolare. Leggete questa storia col cuore aperto, sono certa che dopo la sua lettura cambierete un bel po’ di punti di vista sulle cose. 

Lo stile e le impressioni

Questo romanzo è veramente toccante. La scelta di raccontarlo in prima persona è a mio parere azzeccatissima. La considero perfetta perché è come se noi fossimo spettatori e compagni di vita di questo ragazzo, che ci guida nel lato oscuro della realtà degli immigrati, una realtà che noi conosciamo solo dal momento in cui li vediamo sbarcare nella nostra terra, ignorando tutto il marcio che c’è invece dietro. Queste persone vengono private dei loro diritti fondamentali, quelli che per noi sono inalienabili, vivono e portano sulla loro pelle le cicatrici della loro prigionia e lo fanno con orgoglio, perché se le possono portare su di loro significa che sono vivi, cosa che per tanti non è stato possibile. Che dire, se si è sensibili io consiglio un fazzoletto a portata di mano (e credetemi vi servirà! ❤️) ed aggiungo che letture come queste andrebbero portate nelle scuole, per sensibilizzare i giovani che troppe volte sono troppo trastullati dal loro benessere per pensare a queste realtà, che non sono storia, ma realtà che sicuramente anche mentre sto scrivendo o mentre voi leggete stanno purtroppo avvenendo.    

Bidibibodibibook cerca sempre la magia nelle sue letture, ed in questa qual è?

In questo libro la magia è racchiusa nella capacità di sognare e di credere che nonostante tutto la vita sia bella del protagonista. E’ la resilienza che è nel cuore di tutti coloro che questa voce narrante vuole portare alla luce, perché è importante sapere che oltre al nostro benessere, c’è chi lotta per avere anche soltanto la metà di quello che noi abbiamo, e c’è anche chi morirà purtroppo prima di afferrare questo ambito sogno.

Nella foto la copertina del libro “Storia di un numero” di Davide Rossi

  • Titolo: Storia di un numero
  • Autore: Davide Rossi
  • Casa editrice: Rossini Editore
  • N. Pagine: 219
  • Prezzo al pubblico: € 13,99 (versione cartacea)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *