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Tutti nella mia famiglia hanno ucciso qualcuno

Colpi di scena e tanti dubbi, in “Tutti nella mia famiglia hanno ucciso qualcuno“, uno dei libri più acquistati del momento!

Carissimi lettori, bentornati! Scusate la latitanza della scorsa settimana, ma a causa di alcuni problemi tecnici ho dovuto rimandare la recensione solo ad oggi.

Se siete pronti, dopo avervi lasciato con le bellissime poesie di “Coriandoli nel vento“, oggi vi farò conoscere uno dei libri che sta spopolando tra i lettori, soprattutto tra quelli che amano i gialli ed i thriller in generale!

Mettetevi comodi, perché ci stiamo per imbattere nella famiglia Cunningham, una delle famiglie che vanta una reputazione nera, perché tutti in quella famiglia (o quasi) sembra avere assassinato qualcuno! 😵

Sull’autore

Benjamin Stevenson è l’autore di “Tutti nella mia famiglia hanno ucciso qualcuno“, un autore australiano che vanta una pluripremiata carriera come stand-up comedian e scrittore.

Ha fatto il tutto esaurito all’International Comedy Festival di Melbourne e al Fringe Festival di Edimburgo, ed inoltre è apparso diverse volte su Channel 10, ABC e The Comedy Channel.

Lavora come agente letterario in Australia e ha pubblicato finora tre romanzi.

Il thriller di cui vi sto per parlare sta per essere tradotto in ben oltre venti paesi, raggiungendo inoltre il primo posto nelle classifiche bestseller australiane.

E se questo non bastasse per attirare la vostra attenzione, sappiate che diventerà anche una serie tv per la HBO. 😉

Il libro

Siamo in Australia, in un albergo isolatissimo, dove la famiglia Cunningham ha deciso di svolgere una rimpatriata.

Il weekend scelto da Katherine, la zia di Ernie Cunningham, che nel libro oltre ad essere uno dei protagonisti è anche la voce narrante delle vicende, non è affatto casuale.

Dovete sapere infatti che Ernie ha un fratello, Michael, che lui stesso ha fatto incarcerare per aver assistito alla morte di un uomo per mano di quest’ultimo, e dopo tre anni, quello sarà il suo primo weekend da scarcerato.

Inutile dire che Audrey, la madre di Ernie e di Michael, non ha mai del tutto digerito la scelta del figlio di accusare e far punire con la galera il fratello, ma volenti o nolenti, i tre anni di prigionia sono trascorsi, ed adesso la famiglia avrà modo di ricominciare nuovamente una vita assieme…o forse. 😌

Alla rimpatriata parteciperanno la madre di Ernie ed il suo patrigno, la sorellastra, il fratello, le due ex mogli dei due fratelli, lo zio e la zia. Ma purtroppo quella che sembrava una semplice reunion, si trasformerà ben presto in un vero teatro di atrocità.

Già dalla prima notte infatti sulla neve, proprio fuori dall’albergo, apparirà un cadavere, che nonostante sembri essere morto carbonizzato, non presenta i segni tipici di questa atroce morte, tranne per le vie respiratorie ostruite dalla cenere.

Chi può aver compiuto un gesto così atroce? E chi è quell’uomo?

Michael sembra non avere nessun tipo di correlazione con quell’omicidio, dal momento che arriverà all’albergo solo ad omicidio avvenuto, con un mezzo alquanto singolare.

Forse quell’uomo è semplicemente morto assiderato?

Ernie ha paura che quella morte non sia una casualità, ed ha anche paura che suo fratello possa rivendicare la grande quantità di soldi che gli aveva affidato dopo l’uccisione di quell’uomo per cui lo aveva fatto accusare.

Poco male, perché Ernie li ha conservati quasi tutti, e non ha nessuna intenzione di tenerli per sé.

“…Un giorno ti renderai conto che la tua vera famiglia non è chi ha il tuo stesso sangue nelle vene, ma le persone per cui sei disposto a versarlo.”

da “Tutti nella mia famiglia hanno ucciso qualcuno” pag. 56

Ma il fratello, contro ogni sua previsione, sembra non serbargli nessun rancore, anche se ha dei segreti da confessargli, prima di venire arrestato per la morte di quell’uomo anonimo, che verrà definito da tutti “Scarponi verdi“.

Ci sono dei segreti nascosti nel tir, il mezzo con cui Michael ha raggiunto l’albergo (era questo il mezzo singolare a cui mi riferivo prima 🤭) e c’è una verità che darà finalmente una luce diversa al vero padre dei due fratelli, un padre che ha perso la vita per mano di un poliziotto ma non per un furto, come era stato sempre spiegato ad Ernie, ma per ben altro motivo.

La polizia può essere corrotta a volte, ed è giusto rendere giustizia anche ai morti, che non possono più difendersi.

Ma se credete che l’unico morto di questo libro sia “Scarponi verdi“, siete sulla cattiva strada, perché quello non è che il primo di una lunga serie!

Vorrei potervi dare altre informazioni, ma non vi voglio spoilerare nulla!

Sappiate soltanto che il genio di questa indagine è Ernie, il nostro fedelissimo narratore e membro della famiglia!

Se seguirete attentamente i suoi ragionamenti, senza mai tralasciare nessun dettaglio, potreste arrivare alla risoluzione del caso proprio assieme a lui! 😊

“Il titolo di questo libro è la pura verità: tutti nella mia famiglia hanno ucciso qualcuno. E’ solo che non tutti hanno ucciso qualcun altro.”

da “Tutti nella mia famiglia hanno ucciso qualcuno ” pag. 314

Tra le pagine di questo thriller è facile poter immaginare perfettamente le scene, i luoghi e le personalità dei personaggi.

Ernie, la voce narrante, è una persona con carattere ed uno spiccato talento nel risolvere i casi, anche grazie alla scaletta che segue e che lo ha portato a diventare un coach di scrittura.

Bellissimo lo stile alla Agatha Christie o alla Signora in Giallo, in cui tutti i possibili sospettati vengono riuniti in una sala ed attendono riuniti, pendendo dalle labbra dell’investigatore, di sapere chi tra loro è un mostro!

Forse un pò troppo variegata la trama, che mette un pò in difficoltà il lettore, si può infatti correre spesso il rischio di perdere il filo della narrazione e dover quindi rileggere un capitolo intero per capire il resto del libro, ma nonostante tutto, sono certa che il finale vi stupirà molto!

Del resto in “Tutti nella mia famiglia hanno ucciso qualcuno” non mancano di certo i colpi di scena! 📚🔍 

Lo stile e le impressioni

Tutti nella mia famiglia hanno ucciso qualcuno“, edito dalla Feltrinelli è un thriller che sa decisamente stupire il lettore.

L’idea di dedicare un capitolo ad ogni soggetto del racconto è ottima, così come è intelligente la scelta di suddividere gli stessi capitoli in più parti, per poter come “Scavare” nella personalità di ciascun soggetto.

Mi è piaciuta molto anche la scelta di lasciare che fosse un membro della famiglia a raccontare le vicende, questo perché la prima persona a mio parere dà sempre un senso di inclusione nella storia più incisivo che una voce fuori campo.

Una cosa che avrei evitato è creare un pò troppe trame che si diramano tra il filo logico e principale della storia, questo perché a mio parere il troppo può annoiare un pò, portando alcuni lettori ad abbandonare il libro a metà, privandoli così di un finale che invece merita di essere scoperto.

Bidibibodibibook cerca sempre la magia nelle sue letture, ed in questa qual è?

“In questo libro la magia è nascosta nella ricerca di una verità che dona una luce nuova ad un membro della famiglia Cunningham, una verità nascosta da troppo tempo.”

La copertina del libro “Tutti nella mia famiglia hanno ucciso qualcuno” di Benjamin Stevenson

  • Titolo: Tutti nella mia famiglia hanno ucciso qualcuno
  • Autore: Benjamin Stevenson
  • Traduzione: Elena Cantoni
  • Casa editrice: Feltrinelli
  • Collana: I Narratori
  • Anno edizione: 2022
  • Formato: cartaceo
  • In commercio dal: 11 ottobre 2022
  • N. Pagine: 384
  • EAN o ISBN: 9788807035197
  • Prezzo al pubblico: 19,00€ (Brossura) – 11,99 (eBook)

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