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Un quartiere tranquillo

In “Un quartiere tranquillo” il mistero si infittisce a ogni capitolo e il finale vi lascerà a bocca aperta.

Carissimi lettori bentornati! La scorsa settimana ci siamo salutati con una storia che rievocava altri tempi, oggi invece torno a parlarvi di un’altro thriller che come sapete rientra tra i miei generi preferiti!

La lettura che vi sto per proporre non è una new entry letteraria, ma chi mi segue da un pò sa che non sono tra quelle bloggers che amano proporre soltanto le novità. I libri un pò vecchiotti a me piacciono parecchio e difatti “Un quartiere tranquillo” è in vendita dal 2018, motivo per cui potete trovarlo in vendita anche a cifre abbastanza abbordabili.

Detto questo vi consiglio di mettervi comodi in poltrona…la recensione sta iniziando! 😉

Sull’autrice

Un quartiere tranquillo” pubblicato dalla Casa Editrice Nord nasce dalla geniale e coinvolgente penna di Caroline Eriksson, autrice svedese che vive nei dintorni di Stoccolma con il marito e i suoi due figli. Ha una laurea in psicologia sociale e ha lavorato come consulente nel reparto risorse umane per una decina d’anni.

Da sempre appassionata di narrativa, il suo successo letterario le ha permesso di dedicarsi attualmente a tempo pieno alla scrittura che, se leggerete le sue opere (o se le avete già lette!), confermano completamente il suo innegabile talento.

Il libro che l’ha resa famosa in tutto il mondo è “Scomparsi“, un best seller internazionale tradotto e pubblicato in ben 26 paesi!

Non ho letto questo suo famoso libro ma credo che lo leggerò e ovviamente poi vi farò sapere cosa ne penso.

Il libro

Elena è una scrittrice di libri thriller piuttosto nota che sta affrontando il periodo più buio della sua relazione con Peter, quell’amore della sua vita a cui mai avrebbe pensato di dover rinunciare.

La coppia ha scelto di prendersi una pausa di tre mesi, un periodo che sarebbe poi stato seguito dalla decisione definitiva sulla sorte della loro relazione. Ma per Elena questa situazione comporta anche un disperato blocco creativo, infatti non ha più nessuna idea per poter realizzare il suo prossimo romanzo.

Costretta quindi a fare da editor per le storie altrui, Elena passa le sue giornate in una casa situata in un contesto elegante e riservato che la sorella le ha trovato con un bel pò di fortuna ad un prezzo accessibile alle sue discrete finanze.

Ma sebbene quell’ambiente sia molto accogliente, per Elena non è affatto il tipo di nido in cui mettere radici.

In una giornata come tante Elena scorge dalla sua finestra una scena particolarmente inquietante: la vicina di casa di cui non conosce praticamente nulla ha tra le mani delle forbici e pugnala in maniera folle un meraviglioso mazzo di rose.

Ma perché un gesto simile? Che sia uno sfogo per dell’odio riversato su qualcuno a lei vicino? Forse sul marito?

“Quando il taxi parte, lei cambia espressione e volta le spalle. Sembra che stia cercando qualcosa accanto all’acquaio. Quando si gira di nuovo, regge in mano un grosso paio di forbici. Un istante dopo, le solleva e le abbassa con forza sul mazzo i rose. M’irrigidisco. Ripete l’atto una seconda volta, poi una terza. Sempre più gambi si spezzano, petali rossi cadono. La donna ha il volto in fiamme, i suoi gesti sono furiosi.”

da “Un quartiere tranquillo” pag. 49

Con questo pensiero in testa Elena prosegue le sue giornate. Fino a quando un pò per la mancanza di bozze da correggere e valutare e un pò per fuggire a tutta la sofferenza delle situazioni personali che sta vivendo inizia a spiare i vicini con maniacale ossessione.

Ma non si limita a guardare, ben presto inizia dei veri e propri pedinamenti che la porteranno a scoprire diverse cose che li riguardano (ma li riguardano davvero o sono frutto della sua fervida immaginazione da scrittrice?). Fatto sta che scopre che la famiglia si chiama Storm ed è composta da tre membri: Filip, brillante avvocato in carriera, Veronica, l’attraente e forse folle moglie di Filip e un ragazzino di dodici anni di nome Leo: un ragazzino premuroso e gentile che proprio grazie a queste sue caratteristiche viene spesso brutalmente bullizzato nella sua scuola.

Leo sarà il primo a legare con Elena grazie soprattutto alla grande passione che nutre per i libri e per la scrittura. Ma ad alimentare la convinzione che qualcosa non vada in casa Storm è anche Leo stesso, che in un tema che farà leggere a Elena la farà apparire come affetta da gravi disturbi di personalità anche con tendenze aggressive e forse omicide.

Ma sarà realmente così?

“Non mi ami più? Hai smesso di amarmi, Elena?”

da “Un quartiere tranquillo” pag. 326

Elena andrà a fondo in questa indagine, sente che qualcosa in quella famiglia non va e che forse qualcuno è in grave pericolo. Nel frattempo il blocco dello scrittore si dissolve e, ispirata da quello che pensa stia per accadere, inizia a scrivere senza sosta e nel giro di due settimane ha pronto il suo quinto romanzo.

O per lo meno è quello che crede.

Ma c’è qualcosa di troppo vero in quel suo nuovo manoscritto, qualcosa che va oltre ogni immaginazione e che non ha niente a che vedere con la famiglia che le vive accanto: quello che c’è in quel libro è una drammatica proiezione scritta di quello che ha segnato ed è stata la sua vita.

Siete curiosi di sapere quale sia? Allora non vi resta che leggere “Un quartiere tranquillo” ma…mentre lo leggerete ricordatevi che a volte niente è quel che sembra e a volte la fantasia può giocare brutti scherzi!

Lo stile e le impressioni

Con un tono incisivo e coinvolgente “Un quartiere tranquillo” sa tenere il lettore incollato all’opera fino all’ultima pagina. Il testo è ben scritto e ogni parte è definita fin nel minimo dettaglio. Strutturalmente l’opera segue un suo filone logico che aiuta il lettore anche dal punto di vista visivo a non perdersi qualche passaggio. I capitoli sono infatti dedicati a “Elena“, a “Il marito” e altri più corti indicati in italico sono un avanzamento del racconto che Elena sta scrivendo.

Curioso è che i capitoli dedicati a “Il marito” lasciano pensare per buona parte della narrazione che il marito sia un uomo che soltanto alla fine si rivela essere un marito diverso da quello che poteva essere inteso all’inizio.

Sì, perché in “Un quartiere tranquillo” tutto è progettato affinché il lettore rimanga stupito non solo per quello che accade nel corso della storia ma anche dalla piega che il tutto prenderà verso il finale.

Correte a leggerlo e poi mi direte! 🙂

Bidibibodibibook cerca sempre la magia nelle sue letture, e in questa qual è?

“In questa lettura la magia è data dallo stupore che la parte finale della narrazione rivela. Un finale che è sorprendente non solo per la narrazione ma anche per il modo in cui il testo è impostato.”

La copertina del libro “Un quartiere tranquillo” di Caroline Eriksson
  • Titolo: Un quartiere tranquillo
  • Autore: Caroline Eriksson
  • Traduzione: Alessandro Storti
  • Casa editrice: Nord
  • Collana: Narrativa Nord
  • Anno edizione: 2018
  • Formato: cartaceo (rilegato)
  • In commercio dal: 5 luglio 2018
  • N. Pagine: 336
  • EAN o ISBN: 9788842930693
  • Prezzo al pubblico: € 16,90

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