Ciao a tutti, oggi vi voglio parlare di un libro che saprà trasportarvi nella città che è da sempre nel mio cuore, nonostante non abbia mai avuto modo di visitarla ancora dal vivo.
Ora, qualcuno potrà chiedersi come sia possibile amare un posto senza mai averlo visto, e non posso darvi torto, anche se per me è proprio così.
La città di cui parlo è New York, una delle mete più ambite da tutti, il simbolo del successo per alcuni e la vacanza da sogno per altri. Impossibile non sentirsi parte di una città così immensa e desiderata, sarà anche grazie ai film, ai numerosi telefilm ed alle star della musica, ma se ci si pensa un po’, abbiamo tutti un filo invisibile che ci conduce nella città che non dorme mai.
La città che in questi giorni sta avendo non poche difficoltà, colpita dal Covid come qui da noi, e doppiamente abbattuta dalle manifestazioni di questi giorni, che la stanno mettendo a dura prova nuovamente proprio nella fase in cui anche per i newyorkesi si stava vedendo un po’ di luce.
Ma sono certa che si rialzerà più forte di prima, così come sono sicura che da questa situazione lei troverà nuovi spunti per poter ripartire alla grande come sempre.
Perché New York è la città in cui tutto va al massimo, ed anche le persone che ci vivono devono imparare a tenerle testa.
Ma veniamo a noi, avete capito di che libro sto parlando? Non ancora??
E se vi dico Piero Armenti? Adesso avete capito??
Il 18 maggio è uscito in tutte le librerie (o quasi, da me ci sono voluti alcuni giorni in più mannaggia al Covid!) “Una notte ho sognato New York”, il primo romanzo in assoluto dell’ormai conosciutissimo Piero Armenti!
Molti di voi, come me, conosceranno Piero per le sue divertentissime dirette che fa spesso in tutti i canali social, soprattutto su Instagram e Facebook. Con lui ci si perde a scoprire molte cose della grande mela, così come ci si diverte a vedere i suoi esperimenti tragicomici in cucina e le sue esilaranti prove culinarie d’assaggio dei piatti più disparati che scova tra i vari ristoranti che conosce molto bene.
E’ anche un giovane imprenditore che ha saputo trasformare la sua passione per New York in un lavoro tramite la sua agenzia ormai riferimento e meta fissa di ogni italiano che si reca in vacanza da quelle parti, che porta lo stesso nome della pagina Facebook dedicata “Il mio viaggio a New York” che potete trovare digitando su Google maps questo indirizzo: 324 W 47th St, New York, NY 10036, Stati Uniti.
Essendo molto attivo nel digitale, è anche uno dei fondatori di jerryamerica.com, un sito di riferimento per chiunque volesse portare a casa i piatti tipici americani, gli snack più golosi e tante altre delizie assaggiate negli States.
Omonimo è anche il suo libro guida che potete trovare in tutte le librerie fisiche ed online, stampato ormai in molteplici copie ed acquistato da moltissimi utenti che seguono l’autore molto attivo, come già detto, sui canali social.
Il libro di cui vi parlo è un romanzo, pubblicato dalla Mondadori, scritto in prima persona, in cui è evidente che Piero si identifichi molto in quello che scrive, talmente ben scritto che in alcuni punti appare quasi come un libro autobiografico. Forse alcune delle cose scritte sono davvero accadute a lui, ma questo non ci è dato sapere, la cosa che importa di questa storia è che riesce a toccare molti punti che spesso chi vuole fare il grande salto del vivere in questa immensa città si domanda e quindi chiede a chi già ci vive.
Tutto inizia dal desiderio di questo ragazzo, poco più che adolescente, di cambiare completamente vita, di abbandonare il porto sicuro che la famiglia gli può offrire per mettere in gioco tutto, e lo fa con la semplicità di un “clic” sul tasto “acquista” di un biglietto di andata per New York.
Con un Esta tra le mani, avrà 3 mesi per cercare un modo per restare in una città che sente sua, così come capita per molti, ma scoprirà che per restare bisogna darsi veramente da fare, ed a volte non è abbastanza conoscere gente potente, ma soprattutto scoprirà che spesso il lusso a cui ci si avvicina in una delle città che fa apparire alla portata di tutti anche ciò che si credeva irraggiungibile da molti, può portare in abissi troppo profondi per poter emergere. Sbattendo così in faccia a chi si trova catapultato in un mondo troppo diverso dal proprio, una realtà spesso troppo amara da sopportare.
Piero assaporerà i lussi di una vita agiata, il piacere di stare in compagnia di belle donne che lo faranno sentire privilegiato, ma che gli faranno anche perdere del tempo prezioso che avrebbe potuto sfruttare a suo favore. Si adagerà tra i piaceri che la vita americana talvolta conduce, ma troverà anche un lavoro stagionale per potersi mantenere, scoprendo il gusto di guadagnare che in Italia non era di certo facile come lì. Soffrirà anche la perdita di sua nonna, venuta a mancare proprio durante il suo periodo lontano da casa, situazione che aprirà un enorme varco sentimentale in questo protagonista, che si troverà a dover scegliere tra il sentimentalismo che lo avrebbe riportato subito a casa e lo scoglio del costo del viaggio e la fine di tutte le speranze di poter rimanere. Sarà però verso la fine dei suoi tre mesi che si renderà conto di come il tempo possa volare rapidamente in America, così cercherà di svoltare con i dolci del Sud di suo padre, che stavano anche riscuotendo un certo successo ma che richiedevano comunque un certo tempo per poter essere venduti in uno stato così grande. Ed intanto il tempo continua a passare, senza fermarsi mai. Ed allora Piero cercherà un modo per poter riuscire in tutti i modi possibili a restare nella sua amata New York, che sente sempre più appartenergli. Ed allora, come molti nel mondo, decide di ricorrere al matrimonio con una ragazza cittadina americana, che dietro un cospicuo pagamento, avrebbe acconsentito a sposarlo. Purtroppo le cose andranno in un modo diverso però, ed il sogno americano per quel momento sfumerà, non ci sarà nessun matrimonio, e tornare alla vita di sempre sarà un duro colpo per il protagonista di questa storia.
Per quale motivo il caos di New York dovrebbe essere desiderabile? Visitare New York è bello, ma viverci?
Ma può un ragazzo abbandonare il suo sogno? Si può vivere senza lasciar volare libere le proprie scelte di vita?
Il protagonista di questo libro è circondato da personaggi di ogni tipo in questo racconto, da figure femminili contrastanti per idee e valori, così come da uomini altrettanto differenti per le scelte di vita intraprese, che li porteranno ad essere vincenti o meno nel mondo degli affari, ma anche privi di sentimentalismi talvolta tipici del genere italiano.
New York è come un palcoscenico immenso, può accogliere tutti, ma ognuno è chiamato a recitare al meglio quel monologo che è la sua vita.
Questo romanzo è ambientato ai giorni nostri, nei quartieri di Brooklyn, Queens, Astoria e Manhattan, li racconta come soltanto chi ci vive veramente li può raccontare, senza troppi fronzoli, sfatando certi miti.
Ho letto questo libro in quattro giorni, dedicandomici solamente la sera, prima di andare a dormire, forse nel tentativo di provare a sognarla, questa New York, un po’ anche io.
Solo una volta concluso però ho notato che è un libro che si presta a più chiavi di lettura, c’è quella più frivola, la più superficiale, che è la storia letta senza rifletterci troppo, quella con le scelte del protagonista che a volte non condividevo poiché mi sembrava perdersi troppo nella banalità della vita di città, lasciandosi così sfumare per una stupida festa o per una donna frivola il vero obbiettivo di quel viaggio: rimanere a New York per sempre.
Poi c’è la chiave di lettura più profonda, quella più difficile da accettare forse, ma dannatamente vera. Ovvero che New York è capace di dare molto, ma che se ci si lascia prendere dal piacere delle cose facili, dai lussi e dalle frivolezze, gli obbiettivi fanno in fretta a sfuggire dal nostro punto focale, ed allora, raggiungere ciò che si vuole diventa talmente difficile da apparire quasi impossibile, ed è così che si gettano al vento delle opportunità che se ben ragionate fin dal principio avrebbero portato a grandi risultati, e che forse avrebbero permesso di afferrare per mano davvero il sogno americano, quello che il protagonista si è dovuto riportare nuovamente a casa, nella speranza di poter ritentare presto, forse un nuovo approccio, sicuramente più preparato della volta precedente.
Lo stile di scrittura è molto semplice, alla portata di tutti, i capitoli si divorano letteralmente come si fa con una fetta di torta squisita. Ed anche lo stile, con le più differenti chiavi interpretative fanno capire benissimo che lo scrittore ha una formazione di tipo letteraria avanzata, che fa collocare il suo romanzo sotto una chiave allegorica di vita veramente profonda.
E’ un libro che mi è piaciuto molto e che mi sento di consigliare, soprattutto a coloro che hanno in mente di inseguire l’american dream, perché con questo romanzo Piero ha saputo rispondere a molte di quelle domande che a volte chi vuole cambiare vita si pone, lasciando al lettore la possibilità di passeggiare con la fantasia in quartieri di una città meravigliosa, consigliando addirittura luoghi in cui mangiare come il ristorante “L’Antica Pesa” per assaporare una buona pasta veramente italiana, o il “Keens Steakhouse” per una buona tagliata di carne.
Ma nel romanzo non si limita soltanto a raccontare, apre anche dei veri e propri modi per poter scegliere che strada percorrere, avvertendo così per tempo di quanto a volte può essere facile cadere in scelte sbagliate lasciandosi trasportare da eventi e piaceri frivoli dai risultati altrettanto sconvenienti.
Un libro tutto da leggere, e chissà, magari qualcuno di voi troverà anche altre chiavi di lettura altrettanto interessanti.
Come sempre Bidibibodibibook cerca la magia che si nasconde dentro ogni libro, ed in questo qual è?: “la magia di questo libro è nascosta dietro ogni luogo che il protagonista racconta, nelle esperienze che non sono solo esperienze, ma anche consigli celati per un sogno a stelle e strisce tutto da vivere.”
- Titolo: Una notte ho sognato New York
- Autore: Piero Armenti
- Casa editrice: Mondadori
- N. Pagine: 210
- Prezzo al pubblico: €18,00
3 comments