Clarissa

C’è un filo sottile che divide la realtà dall’immaginazione, ed è da questo concetto che nasce “Clarissa“. Sarà realtà o tutta finzione?

Buona domenica a tutti, ma soprattutto, buon inizio d’autunno! 😊 Come vi avevo accennato già nei social, la nuova stagione la inauguro con un racconto che è un viaggio in un epoca ormai lontana, con dei personaggi particolarmente delicati e perfetti per il periodo!

Ma non vi svelo di più, proseguite con la lettura e mettetevi comodi, vi aspetta un libro che sono certa vi piacerà! 😉📚 

Sull’autrice

“Clarissa” è un opera realizzata nel lontano 1927, fu il primo romanzo realizzato da Edith Olivier, autrice inglese diventata famosa anche per aver ospitato nella sua casa nello Wiltshire una cerchia di scrittori, artisti e compositori famosi.

Nella prima guerra mondiale contribuì a formare la Women’s Land Army, ed è proprio per questo che venne insignita con la più alta onorificenza della corona britannica.

Ma non solo, divenne anche la prima donna sindaco inglese, a Wilton infatti rimase in carica dal 1938 al 1941.

Quest’opera è stata tradotta da Cristina Cigognini, per la Otto Edizioni, una casa editrice nata con l’intento di mostrare al pubblico italiano opere del passato e non che provengono dal mondo inglese ed affine. La Cigognini da sempre lavora nell’editoria, ricoprendo il ruolo di editor e traduttrice.

Sue sono anche le traduzioni di opere realizzate da autori del calibro di William McIlvanney e Jojo Moyes.

Tradurre, per la Cigognini, citando testuali parole nel libro, è come creare ponti sui crepacci che dividono due lingue.

Il libro

Siamo nell’Inghilterra di inizio ‘900, in una famiglia benestante ed agiata, in cui la servitù si occupava di tutte le faccende domestiche. Questa è l’epoca in cui “Clarissa” è ambientato.

E’ in questo contesto che Agatha Bodenham vive con sua madre.

La ragazza è particolarmente schiva e riservata, poco incline al relazionarsi col prossimo e sarà proprio a causa di queste sue caratteristiche che finirà col crearsi una sua amicizia immaginaria.

Crescendo queste fantasie l’abbandonano, fino a quando la morte della madre, il suo quasi unico contatto umano, la farà ripiombare in un baratro la cui unica cura sembra essere il ritrovamento di quella cara amica immaginaria legata alla sua infanzia.

E’ possibile rinascere grazie a una fantasia? Per Agatha parrebbe proprio di sì!

“E’ una figlia dell’amore. E’ mia.”

da “Clarissa” pag. 59

Quando Agatha inizia ad invocare il ritorno della sua adorata amica, questa riappare, ma ovviamente lei è una ragazza ormai, e mostrarsi alla servitù mentre interagisce con un’amica invisibile non la farebbe di certo sembrare una sana di mente.

Cosa fare allora? Fingere che non esista?

Tutto cambia quando Clarissa inizia a diventare visibile a tutti.

Ma se Clarissa sembra essere una bambina a tutti gli effetti, cosa può inventarsi Agatha per giustificare a tutti la sua presenza?

Inventare un’adozione sembra essere una buona idea, fino a quando la legge si metterà in mezzo, ed è allora che dovrà fare delle scelte non proprio ortodosse, soprattutto per l’epoca.

Ma si sa, per la propria amica del cuore si farebbe proprio di tutto…o quasi! 😌

“La vita era piena di cose di cui ridere.”

da “Clarissa” pag. 94

Per Agatha il legame con Clarissa è unico ed esclusivo, le riesce impossibile pensare di dover “dividere” la sua presenza con qualcun altro.

Ma quando Clarissa inizia a voler vivere sperimentando realmente tutto quello che il mondo ha da offrire loro, ecco che le cose si complicano.

Riuscirà Agatha a tenere a freno la curiosità e la grande voglia di vivere di Clarissa?

Nel frattempo gli anni passano, e se Agatha invecchia, Clarissa sembra essere una giovane ragazza pronta a fare le sue esperienze.

Ma a volte ci sono prezzi da pagare per quel che si sceglie…cosa succederà in “Clarissa“?

Gelosia, senso di appartenenza, voglia di vivere e anche voglia di cambiare il corso delle cose, sono alcuni degli ingredienti che fanno di “Clarissa” un delicato e allo stesso tempo complesso romanzo, che tocca argomenti sempre attuali, sebbene applicati in contesti differenti col passare del tempo.

Le emozioni scorrono veloci, mutano, e anche se non ha niente a che vedere con “La famiglia oltre la strada” che vi ho presentato la scorsa settimana, “Clarissa” sa mantenere alta l’attenzione nella storia, che si sviluppa dando forma a nuovi modi di riflettere sul senso della vita e dei valori in essa racchiusi.

Lo stile e le impressioni

“Clarissa” è un romanzo che si legge con estrema rapidità, non solo per la piccola quantità di pagine del libro, ma perché il contesto, l’epoca, l’ambiente e i personaggi stessi rendono veramente scorrevole la narrazione.

Difficile non affezionarsi alle due protagoniste, così legate ma così diverse seppure inizialmente potrebbero apparire uguali.

Agatha diventa, lungo la narrazione, un personaggio possessivo, schivo ma quasi divertente in alcune sue vicende, mentre Clarissa è il personaggio che tra tutti appare come la più ignara di tutto quello che le accade attorno, fragile e delicata, seppur attraente e misteriosa.

Leggere “Clarissa” sarà un modo per concedervi un piacevole momento di delicato relax, che vi accompagnerà con naturalezza verso domande e spunti legati al possesso e alla sete di conoscenza, che spesso attanaglia i giovani, di epoche antiche e recenti.

Bidibibodibibook cerca sempre la magia nelle sue letture, ed in questa qual è?

“In questo libro la magia è racchiusa nelle varie differenze che legano le due protagoniste, così diverse ma così uguali da diventare un tutt’uno tra loro, regalando ottime chiavi di lettura a ciascun lettore.”

• Titolo: Clarissa
• Autore: Edith Olivier
• Traduzione: Cristina Cigognini
• Casa editrice: Otto Edizioni
• Collana: —
• Anno edizione: 2022
• Formato: cartaceo
• In commercio dal: 26 Settembre 2022
• N. Pagine: 176
• EAN o ISBN: 9788831263269
• Prezzo al pubblico: 15,00€ (brossura) – 6,99€ (eBook)