Bidibibodibibook
Il Piccolo Principe

Il Piccolo Principe

Bentornati carissimi amici lettori, come ho accennato ieri nella story Instagram, quella di cui vi voglio parlare oggi è una storia nata per i ragazzi, ma che io trovo da sempre molto adatta anche ai grandi. “Il Piccolo Principe” è infatti un libro nato da uno scrittore che non ha mai smesso di ricordare a sé stesso chi fosse da bambino, ed ha saputo coniugare il suo passato ed il suo trascorso da adulto in una straordinaria opera divenuta ormai un classico conosciuto in tutto il mondo.

Voi avete già letto questa incantevole storia? Io confesso che la leggo praticamente ogni anno, è come un rituale per me! 😅 Ed è sorprendente quanto riesca a mutare di significato ogni qualvolta che mi immerga nuovamente in questa narrazione. Io penso infatti che alcuni libri, come le canzoni, le opere d’arte e le fotografie, riescano a cambiare a seconda di quello che è il nostro stato d’animo, il momento che stiamo vivendo, le nostre esperienze e tutto ciò che fa di noi quel che siamo nel momento in cui ci immergiamo in qualcosa che vuole comunicare. E la narrativa, come ogni quant’altra forma di espressione artistica, in fin dei conti ci emoziona in un modo o in un altro anche per quel che siamo, ed è per questo che alcune storie, a mio parere, meritano continue letture.

Sull’autore

L’ autore del libro “Il Piccolo Principe” è Antoine de Saint-Exupéry, il cui nome per esteso è Antoine Jean-Baptiste Marie Roger de Saint-Exupéry. Nacque a Lione il 29 giugno dell’ormai lontanissimo 1900 e, come si può intuire dal nome, le sue provenienze erano aristocratiche. Suo padre, Jean de Saint-Exupéry, era un ispettore assicurativo e venne a mancare in età prematura, lasciando il figlio orfano a soli quattro anni. Crebbe quindi sotto le amorevoli cure della madre, Marie Boyer di Fonscolombe, una pittrice di elevato talento, che allevò il figlio nel castello di Saint-Maurice-de-Rémens.

Antonie ottenne il battesimo dell’aria nel 1912 e nel 1921, a soli nove anni di distanza, ottenne il brevetto di pilota civile e poi quello militare. E nel frattempo ovviamente scriveva. Il suo primo racconto vide la luce nel 1926, quando sulla rivista “Le Navire d’argent” pubblicò “L’Aviatore“. Nello stesso anno ottenne anche il primo posto come pilota di linea presso la Compagnia Generale di Imprese Aeronautiche Latécoère, che assicurava il collegamento Tolosa-Dakar.

La sua carriera da pilota andava quindi a gonfie vele, così come quella da scrittore. Infatti nel 1928 uscì il suo libro “Corriere del Sud” e poi successivamente, nel 1931 “Volo di notte“.

Sette anni dopo però, Antoine de Saint-Exupéry, tentando di stabilire il record di volo New York-Terra del Fuoco, il suo aereo si schianta al suolo poco dopo la partenza e quindi lo sfortunato Antoine trascorrerà una lunga convalescenza nella Grande Mela. Ma ovviamente la sua convalescenza non sarà tempo perduto, difatti sarà in questo periodo che scriverà “Terra degli uomini“.

Sfortunatamente le conseguenze dell’incidente furono irreparabili al punto che nel 1939, rientrato in patria, ad Antoine viene negata la possibilità di partecipare alla seconda guerra mondiale poiché dichiarato non idoneo dal distretto militare competente.

Questo ovviamente non gli impedì di farsi arruolare nel Gruppo di Grande Ricognizione Aerea 2/33, dove riuscì a compiere numerose imprese pericolosissime che narrerà in “Pilota di guerra” pubblicato nel 1942.

Nel 1941 tornò a New York. Qui a distanza di due anni (1943) pubblicò “Lettera a un ostaggio” ed il nostro libro di oggi: “Il Piccolo Principe“. L’entrata in guerra degli Stati Uniti gli permise di tornare all’azione. Riprese infatti a volare nonostante i divieti ed i continui incidenti aerei.

Purtroppo il 31 luglio 1944 partì per una missione in cui prevedeva che sorvolasse la regione di Grenoble-Annecy, ma qualcosa andò male e fu dato per disperso. E di Antoine de Saint-Exupéry, proprio come accadde per il “Piccolo Principe“, non si seppe più nulla.

Il libro

Il Picccolo Principe“, edito dalla Bompiani, è un libro che, come già detto precedentemente, nasce come lettura per i più giovani. Lo stesso Antoine, infatti, lo dedica a Leone Werth, un suo caro amico, scusandosi poi con i giovani lettori per questo, aggiungendo che lo dedica sì ad un adulto, ma al bambino che era e non all’uomo che è diventato.

E già da questo inizio “Il piccolo Principe” ci regala uno spunto riflessivo molto importante, ovvero ci ricorda che oggi siamo adulti, ma che ieri eravamo bambini. Ed a loro, viceversa, ricorda che non si è giovani per sempre, ma che sarebbe piuttosto opportuno non dimenticarci mai della nostra infanzia, conservando in noi i fanciulli che si è stati.

Il Piccolo Principe” è infatti una storia che si amalgama tra verità ed immaginazione. Questo perché il bambino che è rappresentato dal protagonista, il Piccolo Principe, è un pò come se fosse l’autore stesso che si narra e si mostra per quello che era e che degli adulti pensava quando adulto ancora non era.

“Sai…quando si è molto tristi si amano i tramonti…”

Il Piccolo Principe pag.34

Ma seguiamo bene la storia. “Il Piccolo Principe” è il racconto dello straordinario incontro tra un pilota ed un piccolo e grazioso bambino dai capelli dorati e abiti incantevoli, un “piccolo principe” appunto.

Il pilota deve aggiustare il suo aereo per cercare di rimettersi in volo al più presto, ma è caduto nel deserto ed è presente solo sabbia attorno a lui. Oltre ovviamente a questo grazioso bambino che gli si presenta il mattino successivo alla sua caduta. 😊

L’apparizione di questa piccola ed esile figura fu motivo di stupore per lui, soprattutto quando gli venne fatta la richiesta di disegnare una pecora che avrebbe voluto portare sul suo pianeta.

Il pilota era da quando aveva sei anni che non disegnava nulla, deluso dal tentativo di impressionare “i grandi” con il disegno di un boa che stava digerendo un elefante intero contenuto nella sua pancia. Boa che, data la scarsissima fantasia degli adulti, venne interpretato come un semplicissimo e banalissimo cappello, e pertanto non faceva paura a nessuno.

Ma “il Piccolo Principe” gli aveva dato modo di disegnare di nuovo, e da qui in poi il pilota/Antoine farà un viaggio straordinario, usando tanta fantasia ed ascoltando i racconti che il bambino ha da raccontare.

“Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice.”

la Volpe al Piccolo Principe pag. 94

E’ così che anche noi lettori iniziamo il nostro viaggio assieme a loro. Conosceremo il piccolo pianeta del Piccolo Principe, che ha tre vulcani di cui uno spento ed una rosa, la “sua” rosa. Ed impareremo che l’egocentrismo di questo incantevole fiore spingerà il piccolo principe a partire verso luoghi a lui sconosciuti, forse proprio per fuggire dalle sue assillanti richieste.

I pianeti che il “Piccolo Principe” visiterà ci faranno conoscere la miseria che spesso si cela dietro a chi è schiavo dell’alcool, o ancora chi è avido di stelle e cerca di raccoglierne sempre di più dal firmamento per arricchirsi senza un perché ben preciso.

E i pianeti esplorati continuano, c’è infatti il pianeta del re che non regnava su nessun suddito, quello del lampionaio esaurito a causa del tempo che scorreva troppo veloce al punto da non poter mai dormire. Ed ancora il pianeta del geografo che aspettava con ansia l’arrivo di un esploratore per poter registrare qualcosa di nuovo sulla sua piantina.

Ma tra tutti i pianeti, quello più intenso fu la terra. Era lì che “il Piccolo Principe” ebbe modo di conoscere la sua volpe, quella che gli chiese di essere addomesticata per poter avere un amico per sempre, e sempre lì, il nostro piccolo amico, scoprendo l’esistenza di altre migliaia di rose come la sua, scoprirà il vero valore di quel che si considera straordinario.

Con la volpe imparerà che il tempo può diventare un rituale, e lei, abituata a scappare per salvarsi dai cacciatori, sa bene che ogni piccolo rituale può essere motivo di salvezza se ben valutato. Ma non solo, sempre da lei imparerà il vero valore dell’appartenenza e della dipendenza.

Ogni piccolo capitolo de “Il Piccolo Principe” è una lezione di vita, una allegorica narrazione che ben si sposa con talune vicissitudini della vita quotidiana.

Quelle che spesso, se viste con gli occhi semplici di un bambino, assumono un valore ed un significato ben più grande di quello che un adulto spesso vede.

Ma come finirà l’incontro tra il pilota ed il bambino? Beh, posso solo dirvi che l’aereo tornerà a funzionare…ed anche il bambino ha una gran voglia di rivedere la sua preziosa ed unica rosa. 🌹 

Per scoprire il finale non vi resta che leggere il racconto dall’inizio! Anche se sono certa che il più di voi già conosca questa incantevole e sempre piacevole storia! 📚❤️

Lo stile e le impressioni

Il Piccolo Principe” è un libro che mi ha emozionata tantissimo e che anzi, ogni volta che lo rileggo (vi ho già detto che è una lettura che mi regalo una volta all’anno! 😂) mi da modo di trarre un nuovo spunto di riflessione. Questo perché dietro ogni capitolo vi è in realtà un piccolo insegnamento di vita che, a mio parere, è in grado di arricchire il lettore ogni qualvolta si scelga di concedersi il piacere di sfogliare queste pagine.

Il libro è scritto in maniera semplice, del resto è un libro pensato per i ragazzi dagli otto anni in su, ma che consiglio anche a chi è ormai grande, proprio perché leggere questa storia è come gettare un ancora nella nostra mente da bambino che mai dovremmo abbandonare del tutto. Perché in fondo la meraviglia sta nella semplicità delle piccole cose.

Bidibibodibibook cerca sempre la magia nelle sue letture, ed in questa qual è?

In questo libro la magia è racchiusa dietro le esperienze di vita e le riflessioni che l’autore cela nei capitoli che formano questo racconto. Come un regalo che lo stesso autore fa ai suoi lettori, nella speranza che non smettano mai di vedere il bello della semplicità e dei valori veri che talvolta sfuggono alla nostra vita.

La copertina del libro “Il Piccolo Principe” di Antoine de Saint-Exupéry
  • Titolo: Il Piccolo Principe
  • Autore: Antoine de Saint-Exupéry
  • Casa editrice: Bompiani
  • N. Pagine: 144
  • Prezzo al pubblico: € 12,00 (versione cartacea) – € 0,49 (versione ePub)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *